I limiti (non condivisibili) alla circolazione della prova nei rapporti tra procedimenti penale e tributario dopo la recente riforma

Di Alessandra Kostner -
L’avvenuta valorizzazione della sola sentenza assolutoria dibattimentale ed, altresì, l’esclusione della forza attrattiva in campo tributario dei provvedimenti resi al termine dei procedimenti speciali (provvedimento di archiviazione; sentenze di assoluzione pronunciate al termine del rito abbreviato ordinario e condizionato e sentenze di non luogo procedere) rendono vulnerabile il nuovo art. 21-bis del D.Lgs. n. 74/2000 e lo pongono in contrasto con il principio di eguaglianza di cui all’art. 3 della Costituzione, nonché con il diritto di difesa e con il principio del “ne bis in idem”, riconosciuto dall’art. 50 della Carta di Nizza-Strasburgo e dell’art. 4 del Protocollo n. . . .