Sulla legittimità costituzionale dell’imputazione per trasparenza nei confronti dei soci accomandanti: è tutta una questione di poteri

Di Marco Colella -

L’applicazione del regime di imputazione per trasparenza dei redditi prodotti dalle società di persone ai soci, indipendentemente dalla loro effettiva percezione, solleva una serie di interrogativi riguardo alla legittimità costituzionale dell’art. 5 del TUIR, soprattutto nei casi in cui il reddito societario venga imputato al socio accomandante. La Corte costituzionale ha più volte affrontato i dubbi di incostituzionalità con riferimento al caso del socio accomandante, ma è rimasta costante nel sostenere la legittimità della disciplina fiscale, riducendo così fortemente qualsiasi dibattito in materia. Una recente ordinanza di rimessione alla Corte riapre la discussione alla luce dell’originale punto di vista individuato dal giudice rimettente per sostenere l’illegittimità del meccanismo di imputazione per trasparenza, permettendo di tornare sul punto per evidenziare le contraddizioni di un regime impositivo e delle motivazioni della Corte a supporto che non considerano adeguatamente le specificità e le peculiarità della figura del socio accomandante e dei poteri a lui riconosciuti.

The application of pass-through taxation for income produced by partnerships, even when partners have not actually received this income, raises several constitutional issues concerning the legitimacy of Article 5 of the Italian Consolidated Income Tax Act (TUIR), particularly in cases where partnership income is attributed to limited partners. The Italian Constitutional Court has consistently addressed and upheld the legitimacy of this tax regime in responses to challenges of unconstitutionality concerning limited partners, thereby significantly curtailing any debate on the matter. However, a recent referral order to the Court has reopened the discussion considering the new perspective identified by the referring judge to argue the illegitimacy of pass-through taxation. This has allowed a reconsideration of the issue to highlight the contradictions within the tax regime and the Court’s supporting arguments, which fail to adequately account for the specificities and peculiarities of limited partners and the powers granted to them.