Le colture fuori suolo nel reddito agrario, tra l’indispensabile presenza del fondo e la difficile trasposizione delle conoscenze tecniche di tali colture su quelle tradizionali ai fini della valutazione dei limiti dell’agrarietà

Di Maurizio Interdonato -
Abstract L’articolo affronta l’inquadramento delle coltivazioni fuori suolo nel diritto tributario, partendo dalla valutazione del ruolo svolto dal fondo nella definizione del reddito agrario. Sviluppa, poi, il tema degli immobili rurali strumentali, all’interno dei quali viene svolta l’attività idroponica. Essendo le attività di coltivazione fuori suolo assoggettate ad un limite quantitativo di agrarietà, al pari di quelle in serra classiche, ci si pone il problema dell’interpretazione di tale limite in rapporto alle innovative tecniche di produzione utilizzate. Si analizza, infine, il problema della tassazione dei redditi eccedenti il limite, soprattutto nel caso delle societ. . .