Crediti d’imposta “inesistenti” o “non spettanti”: la Corte di Cassazione precisa le differenze qualificatorie

Di Laura Letizia -
Abstract Nella sentenza n. 34443, depositata il 16 novembre u.s. (conformi le sentenze nn. 34444 e 33455, in pari data), la Cassazione tributaria apre a un nuovo orientamento e distingue i crediti d’imposta “inesistenti” da quelli “non spettanti”. Il giudice di legittimità statuisce, infatti, che appartengono alla prima categoria – in ragione dell’art. 13, comma 5, terzo periodo, D.Lgs. n. 471/1997, come novellato dal D.Lgs. n. 158/2015 – i crediti rispetto ai quali manchino, in tutto o in parte, i presupposti costitutivi necessari a farli sorgere, poiché indicati dal contribuente fraudolentemente o, comunque, attraverso una rappresentazione in dichiarazione dei suoi da. . .