La navigazione senza limiti è riservata ai soli abbonati. Per sottoscrivere l'abbonamento clicca qui.
IL PUNTO SU … – SETTEMBRE 2021 Ufficio del processo anche per i giudici tributari?
Di Adriana Salvati -
Abstract
Il contributo esamina la disciplina introdotta dal D.L. n. 80/2021 e la mancata previsione dello strumento dell’Ufficio del processo nella giurisdizione tributaria.
The contribution examines the discipline introduced by the D.L. n. 80/2021 and the failure to provide the instrument of the Office of the trial in the tax jurisdiction.
Sommario: 1. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e l’organizzazione della giustizia. – 2. Ufficio del processo e modello europeo. – 3. Le prospettive per la giustizia tributaria.
1. Si sviluppa in questi giorni un ampio dibattito sugli effetti del PNRR e del D.L. n. 80/2021 in merito all’organizzazione della giustizia. Come è noto, il PNRR è un pacchetto completo e coerente di riforme e investimenti necessario per accedere alle risorse finanziarie messe a disposizione dall’Unione Europea nell’ambito della strategia Next Generation EU: la riforma del sistema giudiziario è una delle riforme considerate “orizzontali” e “di contesto”, e si pone l’obiettivo di rendere più ragionevole la durata dei processi, recuperando l’efficienza e l’efficacia del sistema giudiziario.
Tra gli obiettivi da raggiungere con il PNRR è inclusa espressamente la riforma della giustizia tributaria, intesa come uno dei prioritari interventi di riforma del nostro sistema giudiziario. Il PNRR osserva, da una parte, che in questi anni si è accumulato un arretrato preoccupante a livello di contenzioso tributario, e, dall’altro, che le decisioni adottate in Cassazione si traducono sovente nell’annullamento di quanto è stato deciso in appello dalle Commissioni tributarie regionali, con conseguente ricadute negative in termine di rapidità e correttezza della risoluzione delle controversie. In questo contesto, l’obiettivo del PNRR per la giustizia tributaria consiste nella riduzione del numero di ricorsi dinnanzi alla Corte di cassazione e in una loro più rapida trattazione.
Su mandato del Ministro dell’Economia e del Ministero della Giustizia è stata formata una Commissione interministeriale di esperti, chiamata a pronunciarsi sulle criticità della giustizia tributaria e alla formulazione di misure e interventi normativi, le cui conclusioni sono sintetizzate nella relazione pubblicata il 30/6/2021. In via di estrema sintesi, in tale documento sono evidenziate le ben note criticità: i) la notevole complessità e variabilità della normazione, che influisce negativamente sulla certezza del diritto; ii) il deficit di conoscenze attorno alla giurisprudenza di merito; iii) la durata del processo; iv) l’insufficiente livello di specializzazione dei giudici; v) le dimensioni quantitative del contenzioso tributario; vi) la diffusa percezione d’una imperfetta indipendenza dei giudici tributari.
La Commissione ha sottolineato che, nell’ultimo decennio, l’arretrato dinanzi ai giudici di merito è diminuito nel primo grado (dal 2011 al 2021, del 70 per cento) (allegato n. II, p. 27), mentre ha subito un lieve incremento nel secondo grado (poco più del 2 per cento); il divario è evidente soprattutto al livello dei giudizi di legittimità che si svolgono dinanzi alla Suprema Corte di Cassazione e l’arretrato, in costante incremento, ha raggiunto e superato la ragguardevole soglia dei 55.000 ricorsi, alcuni dei quali (5171) sono stati presentati in primo grado da più di un decennio. Le dimensioni dell’arretrato incidono naturalmente sulla complessiva durata dei procedimenti giudiziari.
Le conclusioni raggiunte dalla Commissione sono articolate ma sottolineano, in via principale, la evidente necessità di rafforzare la specializzazione dei giudici tributari, consolidandone l’indipendenza, e l’urgenza di intervenire per migliorare il giudizio di legittimità. Si sottolinea nella relazione che, al successo dell’azione riformatrice, possono concorrere alcune iniziative da attuarsi a monte e a valle: a monte, fra le precondizioni di un miglioramento della giustizia tributaria, vi è sicuramente il rafforzamento della certezza del diritto, rendendo più stabile la cornice normativa ed evitando che il contenzioso aumenti; a valle, vi è un’altra condizione concernente il personale amministrativo. Quest’ultimo aspetto è stato sottolineato dal PNRR ma soprattutto con riguardo alla giustizia civile, in relazione alla quale sono previsti significativi interventi di stampo organizzativo e, segnatamente, l’Ufficio del processo. La Commissione ha, quindi, evidenziato che analoghi strumenti sarebbero d’indiscutibile utilità anche per la giustizia tributaria.
Il quadro normativo che si è delineato, tuttavia, non include (almeno per ora) la giustizia tributaria nella rivoluzione organizzativa che l’Ufficio del processo dovrebbe attuare e che invece, proprio con riferimento al contenzioso tributario, potrebbe apportare significativi stravolgimenti non solo per la durata dei processi, ma per la qualità delle pronunce e per l’efficienza del sistema.
2. Il D.L. n. 80/2021 conv. in L. n. 108/2021, contenente Misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, ha individuato lo strumento principale per la realizzazione degli obiettivi del Piano sulla giustizia nel modello organizzativo dell’Ufficio per il processo, cioè di quella struttura organizzativa istituita nel 2014 con l’obiettivo di garantire la ragionevole durata del processo. Ed infatti l’attuazione piena dell’Ufficio del processo è inclusa espressamente tra le finalità delle misure dedicate al sistema giudiziario dal Piano stesso.
Si tratta, com’è noto, di un modello organizzativo già introdotto in via sperimentale dall’art. 50 del d.l. 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114.
Tale disposizione, inserendo l’art. 16-octies nel d.l. 18 ottobre 2012, n. 179, convertito dalla legge 17 dicembre 2012, n. 179, prevede «[a]l fine di garantire la ragionevole durata del processo, attraverso l’innovazione dei modelli organizzativi ed assicurando un più efficiente impiego delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione», la costituzione, presso le corti di appello e i tribunali ordinari, di strutture organizzative mediante l’impiego del personale di cancelleria e di coloro che svolgono, presso i predetti uffici, il tirocinio formativo o la formazione professionale, nonché dai giudici onorari di tribunale e dai giudici ausiliari presso le corti d’appello.
Con il D.L. 31 agosto 2016, n. 168, convertito con modificazioni dalla L. 25 ottobre 2016, n. 19,7 l’istituto è stato esteso, senza oneri di spesa, alla giustizia amministrativa, e con il D.Lgs. 13 luglio 2017, n.116, che aspirava alla Riforma organica della magistratura onoraria, si è prevista l’assegnazione dei giudici onorari di pace alla struttura organizzativa denominata «ufficio per il processo».
La concreta operatività delle disposizioni schematizzate è stata, tuttavia, in varia misura influenzata dalla conclamata insufficienza delle risorse umane e strumentali, sicché solo oggi se ne recupera la centralità con il PNRR che ne ha ampliato gli orizzonti. Il Piano ribadisce il ruolo fondamentale dell’Ufficio per il processo che «mira ad affiancare al giudice un team di personale qualificato di supporto, per agevolarlo nelle attività preparatorie del giudizio». Viene perciò identificato l’obiettivo principale di «offrire un concreto ausilio alla giurisdizione così da poter determinare un rapido miglioramento della performance degli uffici giudiziari per sostenere il sistema nell’obiettivo dell’abbattimento dell’arretrato e ridurre la durata dei procedimenti civili e penali».
Ed infatti il Piano sottolinea che tale obiettivo sarà realizzato «in primo luogo, attraverso il potenziamento dello staff del magistrato con professionalità in grado di collaborare in tutte le attività collaterali al giudicare (ricerca, studio, monitoraggio, gestione del ruolo, preparazione di bozze di provvedimenti)».
Il PNRR interviene, allora, per il reclutamento di numerose risorse umane in un nuovo Ufficio del processo, prevedendo un piano straordinario di assunzioni a tempo determinato tramite procedure semplificate, con il dichiarato obiettivo di abbattere l’arretrato e ridurre la durata dei procedimenti civili e penali; ciò dovrebbe, peraltro, costituire «occasione utile per acquisire formazione e maggiori competenze» per migliaia di giovani laureati.
Questo “investimento” si giustifica «anche alla luce dei positivi riscontri forniti dagli analoghi istituti presenti a livello europeo ed internazionale» e tali riscontri possono essere d’ausilio per comprendere il ruolo determinante che tale ufficio può assumere per il funzionamento della giustizia italiana.
Lo schema in questione è proprio dei «référendaires» della Corte di Giustizia dell’UE e dei «law clerks» dei giudici federali e della Corte suprema degli Stati uniti.
Si pensi, in particolare, all’organizzazione della Cancelleria della Corte europea dei diritti dell’uomo, essendo quest’ultima titolare, nel suo complesso, di «un insieme di attribuzioni coessenziale all’esercizio del potere giurisdizionale» (De Santis di Nicola F., Addetti al nuovo “ufficio del processo” (artt. 11 ss. D.L. n. 80 del 2021) vs. assistant-lawyers presso la Cancelleria della Corte europea dei diritti dell’uomo: due modelli a confronto, in Il diritto processuale civile italiano e comparato, online, 2021; Buffa F., Il Registry della Corte, in Id., Il ricorso alla Cedu e il filtro, Vicalvi (FR), 2018, 30 ss).
Come noto, la Cancelleria della Corte EDU fornisce supporto giuridico e amministrativo alla Corte nell’esercizio delle sue funzioni giudiziarie ed ha il compito di trattare e preparare i ricorsi sottoposti alla Corte, in vista dell’adozione di una decisione o di una sentenza. A tal fine al suo interno operano i c.d. case-processing lawyers reclutati dal Consiglio d’Europa sulla base di concorsi pubblici: ogni sezione è coadiuvata da uno staff di case-processing lawyers coadiuvato da assistenti amministrativi e supportato da altri essenziali servizi della Cancelleria (ad es. ricerca giuridica, controllo linguistico, IT ecc.). Questo personale specializzato cura il fascicolo, analizza il ricorso e redige progetti di decisioni o sentenze, contribuendo in misura significativa al recupero di efficienza di tale istituzione.
Nello schema del D.L n. 80/21 le funzioni degli addetti all’Ufficio del processo presentano diverse similitudini con questo tipo di struttura: per quanto riguarda le procedure di selezione, i requisiti professionali richiesti per gli addetti all’Ufficio per il processo previsti dalla declaratoria di cui all’Allegato II del decreto-legge prevedono un elevato grado di conoscenze teorico-pratiche del diritto civile e penale, sostanziale e processuale e lo svolgimento di attività di elevato contenuto tecnico-giuridico, di raccordo con il personale addetto alle cancellerie e di conoscenza delle applicazioni informatiche nonché, nell’ambito di direttive generali, una rilevante autonomia operativa (così si legge nei Considerato del Decreto ministeriale 26 luglio 2021).
Fermo restando che anche il nuovo “ufficio del processo” deve essere (come la Cancelleria della Corte EDU) al servizio dell’organo giudiziario nel suo complesso e non del singolo giudice nazionale, che non sceglie intuitu personae il suo assistente, sono definiti dal legislatore i relativi ruoli: l’art. 12 del d.l. n. 80/2021 detta le modalità di impiego degli addetti all’Ufficio per il processo, facendo rinvio all’Allegato II, numero 1, che definisce le attività di contenuto specialistico dovute dagli addetti all’Ufficio, ovvero «studio dei fascicoli (predisponendo, ad esempio, delle schede riassuntive per procedimento); supporto il giudice nel compimento della attività pratico/materiale o di facile esecuzione, come la verifica di completezza del fascicolo, l’accertamento della regolare costituzione delle parti (controllo notifiche, rispetto dei termini, individuazione dei difensori nominati ecc.), supporto per bozze di provvedimenti semplici, il controllo della pendenza di istanze o richieste o la loro gestione, organizzazione dei fascicoli, delle udienze e del ruolo, con segnalazione all’esperto coordinatore o al magistrato assegnatario dei fascicoli che presentino caratteri di priorità di trattazione; condivisione all’interno dell’ufficio per il processo di riflessioni su eventuali criticità, con proposte organizzative e informatiche per il loro superamento; approfondimento giurisprudenziale e dottrinale; ricostruzione del contesto normativo riferibile alle fattispecie proposte; supporto per indirizzi giurisprudenziali sezionali; supporto ai processi di digitalizzazione e innovazione organizzativa dell’ufficio e monitoraggio dei risultati; raccordo con il personale addetto alle cancellerie».
Per quanto concerne la formazione, l’art. 16 del D.L. n. 80 del 2021 prevede che «Il Ministero della giustizia assicura l’informazione, la formazione e la specializzazione» dei nuovi addetti, «individuando con decreto del Direttore generale del personale e della formazione specifici percorsi didattici, da svolgersi anche per via telematica». L’art. 17, infine, prevede attività di monitoraggio e valutazione.
Il 4 agosto 2021 sono stati pubblicati i due decreti attuativi del D.L. n. 80 che definiscono le regole per il reclutamento degli addetti all’Ufficio per il processo e danno avvio alla relativa procedura di assunzione. Il bando di concorso è stato recentemente pubblicato, sicché la macchina organizzativa dell’Ufficio del processo è effettivamente avviata.
3. Dinanzi all’attuazione di una tale riforma, occorre chiedersi quali siano le opportunità che si delineano per il processo tributario. Con riguardo alla giustizia tributaria, l’art. 11 del D.L. 80/2021 ha previsto che «alla Corte di cassazione sono destinati addetti all’ufficio per il processo in numero non superiore a 400, da assegnarsi in virtù di specifico progetto organizzativo del primo presidente della Corte di cassazione, con l’obiettivo del contenimento della pendenza nel settore civile e del contenzioso tributario».
In sinergia con le conclusioni della Commissione interministeriale, che evidenziano le criticità in termini di durata del giudizio di legittimità, il legislatore ha quindi previsto l’intervento dell’Ufficio del processo nella giurisdizione tributaria ma limitatamente al giudizio di Cassazione. E questo perché anche il riferimento del PNRR alla riforma della giustizia tributaria sembra essenzialmente limitato alla necessità di intervento sulle criticità del giudizio di legittimità.
Tuttavia va rilevato che il mandato conferito alla Commissione di esperti è stato più ampio e ha riguardato il complessivo assetto della giurisdizione tributaria e lo stesso Piano ha evidenziato la necessità, anche per l’amministrazione della giustizia tributaria, del «potenziamento dello staff del magistrato con professionalità in grado di collaborare in tutte le attività collaterali al giudicare (ricerca, studio, monitoraggio, gestione del ruolo, preparazione di bozze di provvedimenti)».
E la stessa Commissione, in conclusione dei lavori, accenna alla necessità di estendere l’Ufficio del processo anche alla giurisdizione tributaria, sottintendendo che la sua istituzione avrebbe una significativa rilevanza anche nel giudizio di merito.
Sono note le molteplici criticità della giustizia tributaria e le diverse e articolate soluzioni proposte, anche dalla Commissione interministeriale, che dovrebbero comportare soprattutto radicali interventi nel sistema di reclutamento, formazione e retribuzione dei giudici tributari, così come è evidente che tali riforme non sono di rapida attuazione. In questo contesto, una rapida estensione dell’Ufficio del processo anche nel settore tributario potrebbe avvenire in tempi ragionevoli sulla falsa riga delle previsioni del D.L. n. 80/2021.
L’idea della centralità della questione organizzativa per un’efficace risposta giurisdizionale è certamente pertinente alla configurazione del contenzioso tributario, ove la sussistenza di una organizzazione complessiva, di un team di supporto può contribuire a migliorare la qualità delle pronunce delle Commissioni, stante la condizione di quasi totale indisponibilità di mezzi materiali e personali del giudice tributario per lo svolgimento della propria funzione.
La gestione del fascicolo, soprattutto con il processo telematico, è un tassello fondamentale per il corretto esercizio della funzione, da articolarsi certamente in un’attività di supervisione dei documenti depositati, ma anche di segnalazione per la Commissione, supportando il giudice tributario nella verifica di completezza del fascicolo o nell’accertamento di questioni preliminari, attinenti eventualmente alla regolare costituzione delle parti. E così la proposizione di nuovi moduli organizzativi, anche informatici, con la disponibilità di strumenti per l’approfondimento giurisprudenziale e dottrinale, ivi incluse le banche dati, consentirebbero una migliore ricostruzione anche del contesto normativo riferibile alle fattispecie proposte, fermo restando che il giudice tributario resta inevitabilmente il terminale ed il perno della struttura.
In sostanza, l’ufficio del processo potrebbe raggiungere l’obiettivo di eliminare dalla sfera di pertinenza del giudice tutte le attività prodromiche, di ricerca, di sistematizzazione, di stesura materiale che possono essere demandate ad altro personale qualificato, riservandogli l’attività più complessa attinente alla decisione.
Sebbene il processo di merito non presenti le medesime criticità del giudizio di legittimità in termini di durata, sia pure con alterne rappresentazioni di carattere territoriale, non vi è dubbio, a mio parere, che l’istituzione di un Ufficio del processo anche nel giudizio di merito, influendo direttamente sulla qualità delle pronunce delle Commissioni, potrebbe avere un effetto deflagrante anche sul giudizio di legittimità, sostanzialmente dissuadendo e depotenziando quei ricorsi in Cassazione sovente frutto di pronunce mal scritte.
Non resta allora che confidare in una “natura espansiva” dell’Ufficio per il processo e in una prossima adozione anche per la giustizia tributaria, in uno alla radicale riforma che si invoca da anni.
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
Andolfi A., Ufficio del processo e smaltimento dell’arretrato, in Nuova giustizia amministrativa, rivista online, 2021
Auletta F., L’ufficio del processo, in Il diritto processuale civile italiano e comparato, online, 2021
Buffa F., Il Registry della Corte, in Id., Il ricorso alla Cedu e il filtro, Vicalvi (FR), 2018, 30 ss
De Santis Di NIcola F., Addetti al nuovo “ufficio del processo” (artt. 11 ss. D.L. n. 80 del 2021) vs. assistant-lawyers presso la Cancelleria della Corte europea dei diritti dell’uomo: due modelli a confronto, in Il diritto processuale civile italiano e comparato, rivista online, 2021.
Informativa sul trattamento dei dati personali (ai sensi dell’art. 13 Regolamento UE 2016/679)
La vigente normativa in materia di trattamento dei dati personali definita in conformità alle previsioni contenute nel Regolamento UE 2016/679 del 27 aprile 2016 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati (Regolamento generale sulla protezione dei dati, di seguito “Regolamento Privacy UE”) contiene disposizioni dirette a garantire che il trattamento dei dati personali si svolga nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali delle persone fisiche, con particolare riguardo al diritto alla protezione dei dati personali.
Finalità del Trattamento e base giuridica
Il trattamento dei dati personali è finalizzato a:
– fornire il servizio e/o prodotto richiesto dall’utente, per rispondere ad una richiesta dell’utente, e per assicurare e gestire la partecipazione a manifestazioni e/o promozioni a cui l’utente ha scelto di aderire (richiesta e acquisto abbonamento periodici; richiesta e acquisto libri; servizio di fatturazione; invio periodici in abbonamento postale, invio newsletter rivolte a studiosi e professionisti).
– inviare newsletter promozionale di pubblicazioni a chi ne ha fatto richiesta; ferma restando la possibilità per l’utente di opporsi all’invio di tali invii in qualsiasi momento.
– inviare all’utente informazioni promozionali riguardanti servizi e/o prodotti della Società di specifico interesse professionale ed a mandare inviti ad eventi della Società e/o di terzi; resta ferma la possibilità per l’utente di opporsi all’invio di tali comunicazioni in qualsiasi momento.
– gestire dati indispensabili per espletare l’attività della società: clienti, fornitori, dipendenti, autori. Pacini Editore srl tratta i dati personali dell’utente per adempiere a obblighi derivanti da legge, regolamenti e/o normativa comunitaria.
– gestire i siti web e le segreterie scientifiche per le pubblicazioni periodiche in ambito medico-giuridico rivolte a studiosi e professionisti;
Conservazione dei dati
Tutti i dati di cui al successivo punto 2 verranno conservati per il tempo necessario al fine di fornire servizi e comunque per il raggiungimento delle finalità per le quali i dati sono stati raccolti, e in ottemperanza a obblighi di legge. L’eventuale trattamento di dati sensibili da parte del Titolare si fonda sui presupposti di cui all’art. 9.2 lett. a) del GDPR.
Il consenso dell’utente potrà essere revocato in ogni momento senza pregiudicare la liceità dei trattamenti effettuati prima della revoca.
Tipologie di dati personali trattati
La Società può raccogliere i seguenti dati personali forniti volontariamente dall’utente:
nome e cognome dell’utente,
il suo indirizzo di domicilio o residenza,
il suo indirizzo email, il numero di telefono,
la sua data di nascita,
i dettagli dei servizi e/o prodotti acquistati.
La raccolta può avvenire quando l’utente acquista un nostro prodotto o servizio, quando l’utente contatta la Società per informazioni su servizi e/o prodotti, crea un account, partecipa ad un sondaggio/indagine. Qualora l’utente fornisse dati personali di terzi, l’utente dovrà fare quanto necessario perchè la comunicazione dei dati a Pacini Editore srl e il successivo trattamento per le finalità specificate nella presente Privacy Policy avvengano nel rispetto della normativa applicabile, (l’utente prima di dare i dati personali deve informare i terzi e deve ottenere il consenso al trattamento).
La Società può utilizzare i dati di navigazione, ovvero i dati raccolti automaticamente tramite i Siti della Società. Pacini editore srl può registrare l’indirizzo IP (indirizzo che identifica il dispositivo dell’utente su internet), che viene automaticamente riconosciuto dal nostro server, pe tali dati di navigazione sono utilizzati al solo fine di ottenere informazioni statistiche anonime sull’utilizzo del Sito .
La società utilizza i dati resi pubblici (ad esempio albi professionali) solo ed esclusivamente per informare e promuovere attività e prodotti/servizi strettamente inerenti ed attinenti alla professione degli utenti, garantendo sempre una forte affinità tra il messaggio e l’interesse dell’utente.
Trattamento dei dati
A fini di trasparenza e nel rispetto dei principi enucleati dall’art. 12 del GDPR, si ricorda che per “trattamento di dati personali” si intende qualsiasi operazione o insieme di operazioni, compiute con o senza l’ausilio di processi automatizzati e applicate a dati personali o insiemi di dati personali, come la raccolta, la registrazione, l’organizzazione, la strutturazione, la conservazione, l’adattamento o la modifica, l’estrazione, la consultazione, l’uso, la comunicazione mediante trasmissione, diffusione o qualsiasi altra forma di messa a disposizione, il raffronto o l’interconnessione, la limitazione, la cancellazione o la distruzione. Il trattamento dei dati personali potrà effettuarsi con o senza l’ausilio di mezzi elettronici o comunque automatizzati e comprenderà, nel rispetto dei limiti e delle condizioni posti dal GDPR, anche la comunicazione nei confronti dei soggetti di cui al successivo punto 7.
Modalità del trattamento dei dati: I dati personali oggetto di trattamento sono:
trattati in modo lecito e secondo correttezza da soggetti autorizzati all’assolvimento di tali compiti, soggetti identificati e resi edotti dei vincoli imposti dal GDPR;
raccolti e registrati per scopi determinati, espliciti e legittimi, e utilizzati in altre operazioni del trattamento in termini compatibili con tali scopi;
esatti e, se necessario, aggiornati;
pertinenti, completi e non eccedenti rispetto alle finalità per le quali sono stati raccolti o successivamente trattati;
conservati in una forma che consenta l’identificazione dell’interessato per un periodo di tempo non superiore a quello necessario agli scopi per i quali essi sono stati raccolti o successivamente trattati;
trattati con il supporto di mezzi cartacei, informatici o telematici e con l’impiego di misure di sicurezza atte a garantire la riservatezza del soggetto interessato cui i dati si riferiscono e ad evitare l’indebito accesso a soggetti terzi o a personale non autorizzato.
Natura del conferimento
Il conferimento di alcuni dati personali è necessario. In caso di mancato conferimento dei dati personali richiesti o in caso di opposizione al trattamento dei dati personali conferiti, potrebbe non essere possibile dar corso alla richiesta e/o alla gestione del servizio richiesto e/o alla la gestione del relativo contratto.
Comunicazione dei dati
I dati personali raccolti sono trattati dal personale incaricato che abbia necessità di averne conoscenza nell’espletamento delle proprie attività. I dati non verranno diffusi.
Diritti dell’interessato.
Ai sensi degli articoli 15-20 del GDPR l’utente potrà esercitare specifici diritti, tra cui quello di ottenere l’accesso ai dati personali in forma intelligibile, la rettifica, l’aggiornamento o la cancellazione degli stessi. L’utente avrà inoltre diritto ad ottenere dalla Società la limitazione del trattamento, potrà inoltre opporsi per motivi legittimi al trattamento dei dati. Nel caso in cui ritenga che i trattamenti che Lo riguardano violino le norme del GDPR, ha diritto a proporre reclamo all’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali ai sensi dell’art. 77 del GDPR.
Titolare e Responsabile per la protezione dei dati personali (DPO)
Titolare del trattamento dei dati, ai sensi dell’art. 4.1.7 del GDPR è Pacini Editore Srl., con sede legale in 56121 Pisa, Via A Gherardesca n. 1.
Per esercitare i diritti ai sensi del GDPR di cui al punto 6 della presente informativa l’utente potrà contattare il Titolare e potrà effettuare ogni richiesta di informazione in merito all’individuazione dei Responsabili del trattamento, Incaricati del trattamento agenti per conto del Titolare al seguente indirizzo di posta elettronica: privacy@pacinieditore.it. L’elenco completo dei Responsabili e le categorie di incaricati del trattamento sono disponibili su richiesta.
Ai sensi dell’art. 13 Decreto Legislativo 196/03 (di seguito D.Lgs.), si informano gli utenti del nostro sito in materia di trattamento dei dati personali.
Quanto sotto non è valido per altri siti web eventualmente consultabili attraverso i link presenti sul nostro sito.
Il Titolare del trattamento
Il Titolare del trattamento dei dati personali, relativi a persone identificate o identificabili trattati a seguito della consultazione del nostro sito, è Pacini Editore Srl, che ha sede legale in via Gherardesca 1, 56121 Pisa.
Luogo e finalità di trattamento dei dati
I trattamenti connessi ai servizi web di questo sito hanno luogo prevalentemente presso la predetta sede della Società e sono curati solo da dipendenti e collaboratori di Pacini Editore Srl nominati incaricati del trattamento al fine di espletare i servizi richiesti (fornitura di volumi, riviste, abbonamenti, ebook, ecc.).
I dati personali forniti dagli utenti che inoltrano richieste di servizi sono utilizzati al solo fine di eseguire il servizio o la prestazione richiesta.
L’inserimento dei dati personali dell’utente all’interno di eventuali maling list, al fine di invio di messaggi promozionali occasionali o periodici, avviene soltanto dietro esplicita accettazione e autorizzazione dell’utente stesso.
Comunicazione dei dati
I dati forniti dagli utenti non saranno comunicati a soggetti terzi salvo che la comunicazione sia imposta da obblighi di legge o sia strettamente necessario per l’adempimento delle richieste e di eventuali obblighi contrattuali.
Gli incaricati del trattamento che si occupano della gestione delle richieste, potranno venire a conoscenza dei suoi dati personali esclusivamente per le finalità sopra menzionate.
Nessun dato raccolto sul sito è oggetto di diffusione.
Tipi di dati trattati
Dati forniti volontariamente dagli utenti
L’invio facoltativo, esplicito e volontario di posta elettronica agli indirizzi indicati su questo sito comporta la successiva acquisizione dell’indirizzo del mittente, necessario per rispondere alle richieste, nonché degli eventuali altri dati personali inseriti nella missiva.
Facoltatività del conferimento dei dati
Salvo quanto specificato per i dati di navigazione, l’utente è libero di fornire i dati personali per richiedere i servizi offerti dalla società. Il loro mancato conferimento può comportare l’impossibilità di ottenere il servizio richiesto.
Modalità di trattamento dei dati
I dati personali sono trattati con strumenti manuali e automatizzati, per il tempo necessario a conseguire lo scopo per il quale sono stati raccolti e, comunque per il periodo imposto da eventuali obblighi contrattuali o di legge.
I dati personali oggetto di trattamento saranno custoditi in modo da ridurre al minimo, mediante l’adozione di idonee e preventive misure di sicurezza, i rischi di distruzione o perdita, anche accidentale, dei dati stessi, di accesso non autorizzato o di trattamento non consentito o non conforme alle finalità della raccolta.
Diritti degli interessati
Ai soggetti cui si riferiscono i dati spettano i diritti previsti dall’art. 7 del D.Lgs. 196/2003 che riportiamo di seguito:
1. L’interessato ha diritto di ottenere la conferma dell’esistenza o meno di dati personali che lo riguardano, anche se non ancora registrati, e la loro comunicazione in forma intelligibile.
2. L’interessato ha diritto di ottenere informazioni:
a) sull’origine dei dati personali;
b) sulle finalità e modalità del trattamento;
c) sulla logica applicata in caso di trattamento effettuato con l’ausilio di strumenti elettronici;
d) sugli estremi identificativi del titolare, dei responsabili e del rappresentante designato ai sensi dell’articolo 5, comma 2;
e) sui soggetti o delle categorie di soggetti ai quali i dati personali possono essere comunicati o che possono venirne a conoscenza in qualità di rappresentante designato nel territorio dello Stato, di responsabili o incaricati.
3. L’interessato ha diritto di ottenere:
a) l’aggiornamento, la rettificazione ovvero, quando vi ha interesse, l’integrazione dei dati;
b) la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge, compresi quelli di cui non è necessaria la conservazione in relazione agli scopi per i quali i dati sono stati raccolti o successivamente trattati;
c) l’attestazione che le operazioni di cui alle lettere a) e b) sono state portate a conoscenza, anche per quanto riguarda il loro contenuto, di coloro ai quali i dati sono stati comunicati o diffusi, eccettuato il caso in cui tale adempimento si rivela impossibile o comporta un impiego di mezzi manifestamente sproporzionato rispetto al diritto tutelato.
4. L’interessato ha diritto di opporsi, in tutto o in parte:
a) per motivi legittimi al trattamento dei dati personali che lo riguardano, ancorché pertinenti allo scopo della raccolta;
b) al trattamento di dati personali che lo riguardano a fini di invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta o per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale.
Dati degli abbonati
I dati relativi agli abbonati sono trattati nel rispetto delle disposizioni contenute nel D.Lgs. del 30 giugno 2003 n. 196 e adeguamenti al Regolamento UE GDPR 2016 (General Data Protection Regulation) a mezzo di elaboratori elettronici ad opera di soggetti appositamente incaricati. I dati sono utilizzati dall’editore per la spedizione della presente pubblicazione. Ai sensi dell’articolo 7 del D.Lgs. 196/2003, in qualsiasi momento è possibile consultare, modificare o cancellare i dati o opporsi al loro utilizzo scrivendo al Titolare del Trattamento: Pacini Editore Srl – Via A. Gherardesca 1 – 56121 Pisa. Per ulteriori approfondimenti fare riferimento al sito web http://www.pacinieditore.it/privacy/
Subscriber data
Subscriber data are treated according to Italian law in DLgs, 30 June 2003, n. 196 as updated with the UE General Data Protection Regulation 2016 – by means of computers operated by specifically responsible personnel. These data are used by the Publisher to mail this publication. In accordance with Art. 7 of the above mentioned DLgs, 30 June 2003, n. 196, subscribers can, at any time, view, change or delete their personal data or withdraw their use by writing to Pacini Editore S.r.L. – Via A. Gherardesca 1, 56121 Ospedaletto (Pisa), Italy. For further information refer to the website: http://www.pacinieditore.it/privacy/
Cookie
Che cos’è un cookie e a cosa serve?
Un cookie e una piccola stringa di testo che un sito invia al browser e salva sul tuo computer quando visiti dei siti internet. I cookie sono utilizzati per far funzionare i siti web in maniera più efficiente, per migliorarne le prestazioni, ma anche per fornire informazioni ai proprietari del sito.
Che tipo di cookie utilizza il nostro sito e a quale scopo? Il nostro sito utilizza diversi tipi di cookie ognuno dei quali ha una funzione specifica, come indicato di seguito:
TIPI DI COOKIE
Cookie di navigazione
Questi cookie permettono al sito di funzionare correttamente sono usati per raccogliere informazioni su come i visitatori usano il sito. Questa informazione viene usata per compilare report e aiutarci a migliorare il sito. I cookie raccolgono informazioni in maniera anonima, incluso il numero di visitatori del sito, da dove i visitatori sono arrivati e le pagine che hanno visitato.
Cookie Analitici
Questi cookie sono utilizzati ad esempio da Google Analytics per elaborare analisi statistiche sulle modalità di navigazione degli utenti sul sito attraverso i computer o le applicazioni mobile, sul numero di pagine visitate o il numero di click effettuati su una pagina durante la navigazione di un sito.
Questi cookie sono utilizzati da società terze. L’uso di questi cookie normalmente non implica il trattamento di dati personali. I cookie di terze parti derivano da annunci di altri siti, ad esempio messaggi pubblicitari, presenti nel sito Web visualizzato. Possono essere utilizzati per registrare l’utilizzo del sito Web a scopo di marketing.
Come posso disabilitare i cookie?
La maggior parte dei browser (Internet Explorer, Firefox, etc.) sono configurati per accettare i cookie. Tuttavia, la maggior parte dei browser permette di controllare e anche disabilitare i cookie attraverso le impostazioni del browser. Ti ricordiamo però che disabilitare i cookie di navigazione o quelli funzionali può causare il malfunzionamento del sito e/o limitare il servizio offerto.
Per avere maggiori informazioni
l titolare del trattamento è Pacini Editore Srl con sede in via della Gherardesca n 1 – Pisa.
Potete scrivere al responsabile del trattamento Responsabile Privacy, al seguente indirizzo email rlenzini@pacinieditore.it per avere maggiori informazioni e per esercitare i seguenti diritti stabiliti dall’art. 7, D. lgs 196/2003: (i) diritto di ottenere la conferma dell’esistenza o meno di dati personali riguardanti l’interessato e la loro comunicazione, l’aggiornamento, la rettificazione e l’integrazione dei dati, la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge; (ii) diritto di ottenere gli estremi identificativi del titolare nonché l’elenco aggiornato dei responsabili e di tutti i soggetti cui i suoi dati sono comunicati; (iii) diritto di opporsi, in tutto o in parte, per motivi legittimi, al trattamento dei dati relativi all’interessato, a fini di invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta o per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazioni commerciali.
Per modificare le impostazioni, segui il procedimento indicato dai vari browser che trovi alle voci “Opzioni” o “Preferenze”.
Per saperne di più riguardo ai cookie leggi la normativa.