L’impugnabilità del certificato dei carichi pendenti: l’assenza di tutela avverso gli atti ricognitivi dei debiti tributari anche nell’ipotesi di infedeltà dannosa per il richiedente.

Di Franco Paparella -
(commento a/notes to Cass., sez. trib., ord. 2 luglio 2020, n. 13536)     Abstract Il saggio commenta la prima sentenza della Corte di Cassazione sul tema dell’impugnabilità del certificato dei carichi pendenti risolvendolo in senso contrario in quanto l’atto non è stato ritenuto compreso tra quelli impugnabili ai sensi dell’art. 19 del D. Lgs. n. 546 del 1992. Tale conclusione è condivisibile ma, al contempo, sollevano perplessità i passi della sentenza che hanno escluso alla radice la tutela anticipata e facoltativa nel caso di infedeltà del certificato pregiudizievole al contribuente alla luce della pronuncia delle Sezioni Unite n. 19704 del 2015, relativa all’estratto di r. . .