I criteri di qualificazione fiscale delle attività di interesse generale svolte dagli enti del Terzo settore

Di Gabriele Sepio -
1. Con il Codice del Terzo settore o CTS (D.Lgs. n. 117/2017) per la prima volta viene introdotta una categoria omogenea di ente non profit, denominato “ente del Terzo settore” (ETS) alla quale si collegano specifici regimi tributari, calibrati in base alle concrete modalità, commerciali e non, con cui gli enti svolgono le attività di interesse generale nonché le eventuali attività cc.dd. “diverse”. La tradizionale definizione del non profit “negativa”, incentrata sull’assenza di scopo di lucro, intesa come divieto di distribuzione degli utili, viene sostituita da una definizione “positiva”, basata sul vincolo di reinvestimento dell’utile nelle finalità istituzionali. . .