LA CASSAZIONE TORNA A PRONUNCIARSI IN TEMA DI VIOLAZIONE DEL CONTRADDITTORIO ENDOPROCEDIMENTALE IN ASSENZA DI MOTIVI D’URGENZA

Di Andrea Colli Vignarelli -
(commento a Cass., sez. trib., 11 settembre 2019, n. 22644) 1. La recente sentenza 11 settembre 2019, n. 22644, della Suprema Corte, dando espressamente continuità a sue precedenti pronunce (Cass., 15 gennaio 2019, nn. 701 e 702), ribadisce importanti principi in tema di invalidità dell’accertamento emanato «ante tempus» (prima dei 60 giorni dal rilascio del processo verbale di chiusura delle operazioni), in assenza di una situazione di urgenza legittimante ex art. 12, comma 7, L. 27 luglio 2000, n. 212. La stessa sentenza richiama anche talune considerazioni contenute in due importanti pronunce della stessa Cassazione, rese entrambe a Sezioni Unite, la n. 18184 del 29 luglio 2013 – . . .