L’evoluzione della fiscalità sul trasferimento di imprese dall’estero in Italia e le ombre della recente entry tax

Di Clelia Buccico -
1. Prima dell’introduzione nell’ordinamento nazionale della norma sul trasferimento delle imprese dall’estero in Italia (c.d.entry tax) con l’art.166-bis del TUIR, la pratica di attribuire una valorizzazione ai beni immessi nel circuito imprenditoriale era esclusivamente legiferata su casisistiche specifiche e domestiche (ex art. 65, comma 3-bis e art. 171, comma 2, del T.U.I.R) e la regolamentazione del valore fiscale d’ingresso degli asset trasferiti in Italia e provenienti da altro Stato, era lasciata in balia della prassi ministeriale (risoluzione dell’Agenzia delle entrate 67/E/2007 ). La disciplina della c.d. entry tax, contenuta all’art. 166-bis del TUIR rubricato “Tr. . .