Web tax e risorse proprie europee. Un connubio perfetto?
Di Claudio Sciancalepore -
1. Il tema della tassazione dell’economia digitale è da tempo indagato in letteratura al fine di individuare possibili soluzioni alla crisi dei vigenti sistemi impositivi (cfr. L. Del Federico – C. Ricci (a cura di), Le nuove forme di tassazione della digital economy, Roma, 2018, passim). I redditi delle grandi multinazionali dell’economia digitale sfuggono all’imposizione in quanto le disposizioni fiscali internazionali non sono più in grado di catturare una materia imponibile sempre più dipendente dagli intangibles e dal commercio on line (cfr. S. Cipollina, I redditi nomadi delle società multinazionali nell’economia globalizzata, in Riv. dir. fin. sc. fin., 2014, I, 21 ss.).
Le istituzioni internazionali stanno concentrando i propri sforzi per affrontare le sfide dell’economia digitale al fine di individuare “cosa” tassare, “dove” tassare e “chi” può tassare. Nel 2012 i leader del G20 hanno formulato un primo mandato all’OCSE affinché i redditi siano assoggettati a tassazione nel luogo dove si crea il valore. Il mancato accordo circa un modello di tassazione condiviso nell’ambito del progetto BEPS ha spinto detti leader a formulare un nuovo mandato all’OCSE nel 2017 che si è impegnata a concludere i lavori entro la fine del 2020. La necessità di offrire soluzioni alle sfide dell’economia digitale è, da ultimo, ribadita dal nuovo presidente della Commissione europea secondo cui: “I regimi europei e internazionali di imposta sulle società devono essere riformati urgentemente, perché non sono consoni alle realtà dell’economia globale moderna e non tengono conto dei nuovi modelli di business del mondo digitale. …. Tuttavia, se entro la fine del 2020 non si sarà trovata una soluzione globale per una tassazione del digitale equa, l’UE dovrà agire da sola.” (così U. von der Leyen, Un’Unione più ambiziosa. Il mio programma per l’Europa, disponibile su https://ec.europa.eu, 16 luglio 2019).
In attesa di una proposta di tassazione del fenomeno digitale condivisa a livello internazionale, l’Unione europea ha provato a “giocare d’anticipo”, prospettandosi come soggetto attivo di una web tax europea i cui gettiti potrebbero alimentare direttamente il bilancio della UE. Una simile imposizione consentirebbe, da un lato, di catturare quegli imponibili che oggi sfuggono alla fiscalità dei singoli Stati membri e, dall’altro, rappresenterebbe una prima soluzione all’auspicata riforma del sistema di finanziamento dell’Unione europea.
2. Il bilancio europeo è oggi alimentato principalmente dalla cd. risorsa basata sul Reddito Nazionale Lordo (RNL) ottenuta tramite l’imposizione di un’aliquota uniforme all’ammontare del RNL e dalla cd. risorsa Iva determinata tramite l’applicazione di un’aliquota standard applicata alla base imponibile armonizzata statisticamente (e non partendo dalle dichiarazioni tributarie) dell’Iva di ogni Stato membro (cfr. M. Aulenta, Tax expenditures nelle imposte erariali, in A. Uricchio – M. Aulenta – G. Selicato (a cura di), La dimensione promozionale del fisco, Bari, 2015, 81). Il quadro delle risorse proprie è completato da quelle tradizionali che riguardano eminentemente i dazi doganali.
L’attuale sistema del finanziamento europeo è considerato poco trasparente, troppo complicato e iniquo, tale da rendere il bilancio europeo un documento destinato alla lettura di pochi specialisti. Il contribuente europeo non ha la consapevolezza di partecipare alle spese europee e vede come soggetto attivo dei dazi doganali e in quota parte dell’Iva non già l’Unione europea ma l’Amministrazione nazionale.
Come noto, l’istituzione di tali risorse proprie è regolata dall’art. 311, par. 3 del TFUE in forza del quale le decisioni sulle entrate europee richiedono l’accordo di tutti gli Stati membri nel Consiglio, previa consultazione del Parlamento europeo, rivelando la loro natura pattizia. Tale decisione entra in vigore solo previa approvazione degli Stati membri conformemente alle rispettive norme costituzionali: gli Stati membri dispongono, dunque, di un doppio potere di veto, dapprima in sede di Consiglio e poi in sede di ratifica e adattamento del diritto interno al diritto europeo. La farraginosità di tale procedura non ha scoraggiato la Commissione europea che negli ultimi anni ha proposto l’istituzione di alcune risorse proprie europee tra cui l’imposta sulle transazioni finanziarie, la carbon tax sulle emissioni di anidride carbonica e, da ultimo, la web tax europea. Una soluzione alle criticità circa il finanziamento del bilancio europeo, infatti, potrebbe essere ravvisata nell’introduzione di risorse proprie autonome che presentino collegamenti chiari con le politiche europee (cfr. S. Dorigo, Fiscalità, mercato e solidarietà: la crisi economica globale ed il ruolo del diritto dell’Unione europea, in Riv. it. dir. pubbl. com., 2017, 6, 1531 ss.). In questa prospettiva si è tentato di dotare l’Unione europea di nuove entrate, aventi natura fiscale, che consentano di garantire la stabilità finanziaria del bilancio e di sfruttare i vantaggi di un’imposizione sovranazionale, quali la possibilità di catturare i redditi caratterizzati da elevata mobilità e di colpire presupposti impositivi diversi e ulteriori rispetto a quelli già oggi attratti a tassazione dagli Stati membri. Si è subito pensato alla tassazione dell’economia digitale come strumento per finanziare il bilancio europeo attraverso un prelievo volto a colpire quelle multinazionali che oggi sfuggono dall’imposizione. Le prime bozze di lavoro sulla tassazione europea del settore digitale indicavano direttamente l’Unione europea quale soggetto deputato a riscuotere e incassare una web tax europea; uno studio del Parlamento europeo, inoltre, quantificava le perdite di gettito europeo a causa del fenomeno digitale rapportandole al risparmio di contribuzione degli Stati membri in termini di risorsa Iva (cfr. P. Tang – H. Bussink, EU Tax revenue loss from Google and Facebook, disponibile su https://static.financieel-management.nl, settembre 2017).
3. In attesa della conclusione dei lavori dell’OCSE, la Commissione europea ha avanzato alcune proposte tentando di perseguire contestualmente due obiettivi: da un lato la sostenibilità dei bilanci degli Stati membri, desiderosi di sottoporre ad imposizione la materia imponibile delle multinazionali operanti nella digital economy, e dall’altro l’effettivo funzionamento del mercato unico.
La prima proposta è una direttiva che stabilisce norme relative alla tassazione delle società che hanno una Presenza Digitale Significativa nei Paesi europei, mutuata dai lavori dell’Action 1 dei BEPS e definita sulla base di soglie che afferiscono ai ricavi provenienti dalla fornitura di servizi digitali, al numero di utenti online o al numero di contratti commerciali per servizi digitali (si veda A. Uricchio – W. Spinapolice, La corsa ad ostacoli della web taxation, in Rass. trib., 2018, 3, 451 ss.). Al fine di salvaguardare le entrate e garantire condizioni di concorrenza paritarie, l’UE ha proposto altresì l’introduzione di un’Imposta temporanea sui Servizi Digitali (Digital Service Tax – DST). Il tributo si applica nella misura del 3% ai ricavi lordi delle società di dimensione significativa derivanti dall’erogazione di specifici servizi digitali ed è riscosso nello Stato membro in cui si trovano gli utenti di detti servizi. Una parte del gettito dell’Imposta sui Servizi Digitali “potrebbe essere destinata a entrate per il bilancio dell’UE, ad esempio nel contesto della decisione sulle risorse proprie per il periodo del prossimo quadro finanziario pluriennale.” (così la comunicazione della Commissione europea del 21 marzo 2018 – COM(2018)146 final – intitolata “È giunto il momento di istituire norme fiscali moderne, eque ed efficaci per l’economia digitale”).
Alle ricordate proposte europee di tassazione dell’economia digitale si affianca anche l’integrazione della proposta di direttiva relativa ad una base imponibile consolidata comune per l’imposta sulle società (Common Consolidated Corporate Tax Base – CCCTB) che catturi il fenomeno digitale e che costituisca anche la base per l’istituzione di un’imposta europea sui profitti societari. La proposta di direttiva concernente la CCCTB del 2016, tuttavia, “non offrirebbe una soluzione strutturale ad alcune importanti sfide connesse alla tassazione delle imprese dell’economia digitale” (così la relazione alla proposta di direttiva COM (2018) 147 in tema di presenza digitale significativa) e “continua a trascurare fattori ormai fondamentali per la creazione del valore, come gli intangible, i Big Data, l’apporto gratuito degli utilizzatori della rete, le piattaforme e i mercati multi-face, i robot “intelligenti” dell’industria 4.0” (così L. Carpentieri, S. Micossi, P. Parascandolo, Tassazione di impresa ed economia digitale, in Economia italiana, 2019, 1, 85). I successivi emendamenti del Parlamento europeo alla proposta di direttiva di CCCTB, del marzo 2018, tentano di attrarre a tassazione anche le multinazionali che operano nel settore digitale attraverso l’utilizzo di alcuni indicatori in grado di determinare l’eventuale “presenza digitale” dell’impresa nel territorio europeo. Particolarmente interessante appare la modifica al Formulary apportionment method per il ribaltamento territoriale dell’imponibile che considererà come parametri non solo il capitale, il lavoro ed il fatturato ma anche il “fattore dati” misurato dalla raccolta e utilizzo dei dati personali degli utenti di piattaforme e servizi online. Commissione europea e Parlamento europeo, tuttavia, hanno avanzato due diverse definizioni di stabile organizzazione digitale con riferimento sia agli indicatori utilizzati sia all’attività esercitata dal soggetto economico rendendo necessario un lavoro di coordinamento e raccordo tra le due Istituzioni
L’adozione della CCCTB e la determinazione di regole comuni per la determinazione della base imponibile ai fini della corporation tax rappresenta solo il primo passo per istituire una nuova risorsa propria fondata sugli utili societari che assume le sembianze di una imposta europea sul reddito delle società (European Corporate Income Tax – EUCIT) (si veda L. Cerioni, The European Commission Proposal for a 3% “Call Rate” as a New Suggestion for a EUCIT: An Assessment Against the Criteria for a Fair Taxation, in EC Tax Review, 2018, 5, 237 ss.). Simile tributo troverà applicazione in capo alle grandi società multinazionali che operano nel territorio europeo, sostituendosi od aggiungendosi ai prelievi nazionali, ed è destinato ad alimentare totalmente o parzialmente il bilancio europeo.
4. La tassazione dell’economia digitale appare come un cantiere aperto in cui la conclusione dei lavori ancora non si intravede. Come rivelato dal comunicato finale del G7 dei Ministri delle Finanze tenutosi a Chantilly lo scorso 17 e 18 luglio, a livello internazionale si stanno intensificando gli sforzi per determinare un livello minimo di imposizione effettiva (cd. minimum tax) affinché tutte le imprese paghino il loro giusto contributo all’erario dei Paesi dove operano. Si ha l’impressione che le proposte europee di tassazione dell’economia digitale – in specie l’introduzione dell’interim web tax – siano una sorta di risposta emergenziale alle recenti riforme tributarie statunitensi per evitare ulteriori perdite di gettito. La fiscalità sull’economia digitale, inoltre, parrebbe evolversi verso forme impositive legate a indicatori non necessariamente ricollegabili a tradizionali indici di capacità economica, aprendo le porte all’istituzione dei cd. “non tributi” (cfr. L. Carpentieri, La sovranità tributaria alla prova dell’Unione europea e delle spinte federaliste interne, in A. Papa (a cura di), Le regioni nella multilevel governance europea, Torino, 2016, 233 ss.).
Gli Stati membri sono ancora lontani dal trovare un accordo comune sulle proposte europee di tassazione dell’economia digitale e preferiscono attendere la conclusione dei lavori dell’OCSE. Nel contempo si moltiplicano le iniziative unilaterali dei singoli Stati europei – si pensi alla francese taxe GAFA o all’italiana imposta sui servizi digitali – che introducono una web tax negli ordinamenti giuridici interni facendo emergere problemi non solo di frammentazione impositiva e traslazione fiscale ma anche dubbi di compatibilità con il diritto europeo ed interno nonché con i Trattati contro le doppie imposizioni sui redditi.
Informativa sul trattamento dei dati personali (ai sensi dell’art. 13 Regolamento UE 2016/679)
La vigente normativa in materia di trattamento dei dati personali definita in conformità alle previsioni contenute nel Regolamento UE 2016/679 del 27 aprile 2016 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati (Regolamento generale sulla protezione dei dati, di seguito “Regolamento Privacy UE”) contiene disposizioni dirette a garantire che il trattamento dei dati personali si svolga nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali delle persone fisiche, con particolare riguardo al diritto alla protezione dei dati personali.
Finalità del Trattamento e base giuridica
Il trattamento dei dati personali è finalizzato a:
– fornire il servizio e/o prodotto richiesto dall’utente, per rispondere ad una richiesta dell’utente, e per assicurare e gestire la partecipazione a manifestazioni e/o promozioni a cui l’utente ha scelto di aderire (richiesta e acquisto abbonamento periodici; richiesta e acquisto libri; servizio di fatturazione; invio periodici in abbonamento postale, invio newsletter rivolte a studiosi e professionisti).
– inviare newsletter promozionale di pubblicazioni a chi ne ha fatto richiesta; ferma restando la possibilità per l’utente di opporsi all’invio di tali invii in qualsiasi momento.
– inviare all’utente informazioni promozionali riguardanti servizi e/o prodotti della Società di specifico interesse professionale ed a mandare inviti ad eventi della Società e/o di terzi; resta ferma la possibilità per l’utente di opporsi all’invio di tali comunicazioni in qualsiasi momento.
– gestire dati indispensabili per espletare l’attività della società: clienti, fornitori, dipendenti, autori. Pacini Editore srl tratta i dati personali dell’utente per adempiere a obblighi derivanti da legge, regolamenti e/o normativa comunitaria.
– gestire i siti web e le segreterie scientifiche per le pubblicazioni periodiche in ambito medico-giuridico rivolte a studiosi e professionisti;
Conservazione dei dati
Tutti i dati di cui al successivo punto 2 verranno conservati per il tempo necessario al fine di fornire servizi e comunque per il raggiungimento delle finalità per le quali i dati sono stati raccolti, e in ottemperanza a obblighi di legge. L’eventuale trattamento di dati sensibili da parte del Titolare si fonda sui presupposti di cui all’art. 9.2 lett. a) del GDPR.
Il consenso dell’utente potrà essere revocato in ogni momento senza pregiudicare la liceità dei trattamenti effettuati prima della revoca.
Tipologie di dati personali trattati
La Società può raccogliere i seguenti dati personali forniti volontariamente dall’utente:
nome e cognome dell’utente,
il suo indirizzo di domicilio o residenza,
il suo indirizzo email, il numero di telefono,
la sua data di nascita,
i dettagli dei servizi e/o prodotti acquistati.
La raccolta può avvenire quando l’utente acquista un nostro prodotto o servizio, quando l’utente contatta la Società per informazioni su servizi e/o prodotti, crea un account, partecipa ad un sondaggio/indagine. Qualora l’utente fornisse dati personali di terzi, l’utente dovrà fare quanto necessario perchè la comunicazione dei dati a Pacini Editore srl e il successivo trattamento per le finalità specificate nella presente Privacy Policy avvengano nel rispetto della normativa applicabile, (l’utente prima di dare i dati personali deve informare i terzi e deve ottenere il consenso al trattamento).
La Società può utilizzare i dati di navigazione, ovvero i dati raccolti automaticamente tramite i Siti della Società. Pacini editore srl può registrare l’indirizzo IP (indirizzo che identifica il dispositivo dell’utente su internet), che viene automaticamente riconosciuto dal nostro server, pe tali dati di navigazione sono utilizzati al solo fine di ottenere informazioni statistiche anonime sull’utilizzo del Sito .
La società utilizza i dati resi pubblici (ad esempio albi professionali) solo ed esclusivamente per informare e promuovere attività e prodotti/servizi strettamente inerenti ed attinenti alla professione degli utenti, garantendo sempre una forte affinità tra il messaggio e l’interesse dell’utente.
Trattamento dei dati
A fini di trasparenza e nel rispetto dei principi enucleati dall’art. 12 del GDPR, si ricorda che per “trattamento di dati personali” si intende qualsiasi operazione o insieme di operazioni, compiute con o senza l’ausilio di processi automatizzati e applicate a dati personali o insiemi di dati personali, come la raccolta, la registrazione, l’organizzazione, la strutturazione, la conservazione, l’adattamento o la modifica, l’estrazione, la consultazione, l’uso, la comunicazione mediante trasmissione, diffusione o qualsiasi altra forma di messa a disposizione, il raffronto o l’interconnessione, la limitazione, la cancellazione o la distruzione. Il trattamento dei dati personali potrà effettuarsi con o senza l’ausilio di mezzi elettronici o comunque automatizzati e comprenderà, nel rispetto dei limiti e delle condizioni posti dal GDPR, anche la comunicazione nei confronti dei soggetti di cui al successivo punto 7.
Modalità del trattamento dei dati: I dati personali oggetto di trattamento sono:
trattati in modo lecito e secondo correttezza da soggetti autorizzati all’assolvimento di tali compiti, soggetti identificati e resi edotti dei vincoli imposti dal GDPR;
raccolti e registrati per scopi determinati, espliciti e legittimi, e utilizzati in altre operazioni del trattamento in termini compatibili con tali scopi;
esatti e, se necessario, aggiornati;
pertinenti, completi e non eccedenti rispetto alle finalità per le quali sono stati raccolti o successivamente trattati;
conservati in una forma che consenta l’identificazione dell’interessato per un periodo di tempo non superiore a quello necessario agli scopi per i quali essi sono stati raccolti o successivamente trattati;
trattati con il supporto di mezzi cartacei, informatici o telematici e con l’impiego di misure di sicurezza atte a garantire la riservatezza del soggetto interessato cui i dati si riferiscono e ad evitare l’indebito accesso a soggetti terzi o a personale non autorizzato.
Natura del conferimento
Il conferimento di alcuni dati personali è necessario. In caso di mancato conferimento dei dati personali richiesti o in caso di opposizione al trattamento dei dati personali conferiti, potrebbe non essere possibile dar corso alla richiesta e/o alla gestione del servizio richiesto e/o alla la gestione del relativo contratto.
Comunicazione dei dati
I dati personali raccolti sono trattati dal personale incaricato che abbia necessità di averne conoscenza nell’espletamento delle proprie attività. I dati non verranno diffusi.
Diritti dell’interessato.
Ai sensi degli articoli 15-20 del GDPR l’utente potrà esercitare specifici diritti, tra cui quello di ottenere l’accesso ai dati personali in forma intelligibile, la rettifica, l’aggiornamento o la cancellazione degli stessi. L’utente avrà inoltre diritto ad ottenere dalla Società la limitazione del trattamento, potrà inoltre opporsi per motivi legittimi al trattamento dei dati. Nel caso in cui ritenga che i trattamenti che Lo riguardano violino le norme del GDPR, ha diritto a proporre reclamo all’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali ai sensi dell’art. 77 del GDPR.
Titolare e Responsabile per la protezione dei dati personali (DPO)
Titolare del trattamento dei dati, ai sensi dell’art. 4.1.7 del GDPR è Pacini Editore Srl., con sede legale in 56121 Pisa, Via A Gherardesca n. 1.
Per esercitare i diritti ai sensi del GDPR di cui al punto 6 della presente informativa l’utente potrà contattare il Titolare e potrà effettuare ogni richiesta di informazione in merito all’individuazione dei Responsabili del trattamento, Incaricati del trattamento agenti per conto del Titolare al seguente indirizzo di posta elettronica: privacy@pacinieditore.it. L’elenco completo dei Responsabili e le categorie di incaricati del trattamento sono disponibili su richiesta.
Ai sensi dell’art. 13 Decreto Legislativo 196/03 (di seguito D.Lgs.), si informano gli utenti del nostro sito in materia di trattamento dei dati personali.
Quanto sotto non è valido per altri siti web eventualmente consultabili attraverso i link presenti sul nostro sito.
Il Titolare del trattamento
Il Titolare del trattamento dei dati personali, relativi a persone identificate o identificabili trattati a seguito della consultazione del nostro sito, è Pacini Editore Srl, che ha sede legale in via Gherardesca 1, 56121 Pisa.
Luogo e finalità di trattamento dei dati
I trattamenti connessi ai servizi web di questo sito hanno luogo prevalentemente presso la predetta sede della Società e sono curati solo da dipendenti e collaboratori di Pacini Editore Srl nominati incaricati del trattamento al fine di espletare i servizi richiesti (fornitura di volumi, riviste, abbonamenti, ebook, ecc.).
I dati personali forniti dagli utenti che inoltrano richieste di servizi sono utilizzati al solo fine di eseguire il servizio o la prestazione richiesta.
L’inserimento dei dati personali dell’utente all’interno di eventuali maling list, al fine di invio di messaggi promozionali occasionali o periodici, avviene soltanto dietro esplicita accettazione e autorizzazione dell’utente stesso.
Comunicazione dei dati
I dati forniti dagli utenti non saranno comunicati a soggetti terzi salvo che la comunicazione sia imposta da obblighi di legge o sia strettamente necessario per l’adempimento delle richieste e di eventuali obblighi contrattuali.
Gli incaricati del trattamento che si occupano della gestione delle richieste, potranno venire a conoscenza dei suoi dati personali esclusivamente per le finalità sopra menzionate.
Nessun dato raccolto sul sito è oggetto di diffusione.
Tipi di dati trattati
Dati forniti volontariamente dagli utenti
L’invio facoltativo, esplicito e volontario di posta elettronica agli indirizzi indicati su questo sito comporta la successiva acquisizione dell’indirizzo del mittente, necessario per rispondere alle richieste, nonché degli eventuali altri dati personali inseriti nella missiva.
Facoltatività del conferimento dei dati
Salvo quanto specificato per i dati di navigazione, l’utente è libero di fornire i dati personali per richiedere i servizi offerti dalla società. Il loro mancato conferimento può comportare l’impossibilità di ottenere il servizio richiesto.
Modalità di trattamento dei dati
I dati personali sono trattati con strumenti manuali e automatizzati, per il tempo necessario a conseguire lo scopo per il quale sono stati raccolti e, comunque per il periodo imposto da eventuali obblighi contrattuali o di legge.
I dati personali oggetto di trattamento saranno custoditi in modo da ridurre al minimo, mediante l’adozione di idonee e preventive misure di sicurezza, i rischi di distruzione o perdita, anche accidentale, dei dati stessi, di accesso non autorizzato o di trattamento non consentito o non conforme alle finalità della raccolta.
Diritti degli interessati
Ai soggetti cui si riferiscono i dati spettano i diritti previsti dall’art. 7 del D.Lgs. 196/2003 che riportiamo di seguito:
1. L’interessato ha diritto di ottenere la conferma dell’esistenza o meno di dati personali che lo riguardano, anche se non ancora registrati, e la loro comunicazione in forma intelligibile.
2. L’interessato ha diritto di ottenere informazioni:
a) sull’origine dei dati personali;
b) sulle finalità e modalità del trattamento;
c) sulla logica applicata in caso di trattamento effettuato con l’ausilio di strumenti elettronici;
d) sugli estremi identificativi del titolare, dei responsabili e del rappresentante designato ai sensi dell’articolo 5, comma 2;
e) sui soggetti o delle categorie di soggetti ai quali i dati personali possono essere comunicati o che possono venirne a conoscenza in qualità di rappresentante designato nel territorio dello Stato, di responsabili o incaricati.
3. L’interessato ha diritto di ottenere:
a) l’aggiornamento, la rettificazione ovvero, quando vi ha interesse, l’integrazione dei dati;
b) la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge, compresi quelli di cui non è necessaria la conservazione in relazione agli scopi per i quali i dati sono stati raccolti o successivamente trattati;
c) l’attestazione che le operazioni di cui alle lettere a) e b) sono state portate a conoscenza, anche per quanto riguarda il loro contenuto, di coloro ai quali i dati sono stati comunicati o diffusi, eccettuato il caso in cui tale adempimento si rivela impossibile o comporta un impiego di mezzi manifestamente sproporzionato rispetto al diritto tutelato.
4. L’interessato ha diritto di opporsi, in tutto o in parte:
a) per motivi legittimi al trattamento dei dati personali che lo riguardano, ancorché pertinenti allo scopo della raccolta;
b) al trattamento di dati personali che lo riguardano a fini di invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta o per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale.
Dati degli abbonati
I dati relativi agli abbonati sono trattati nel rispetto delle disposizioni contenute nel D.Lgs. del 30 giugno 2003 n. 196 e adeguamenti al Regolamento UE GDPR 2016 (General Data Protection Regulation) a mezzo di elaboratori elettronici ad opera di soggetti appositamente incaricati. I dati sono utilizzati dall’editore per la spedizione della presente pubblicazione. Ai sensi dell’articolo 7 del D.Lgs. 196/2003, in qualsiasi momento è possibile consultare, modificare o cancellare i dati o opporsi al loro utilizzo scrivendo al Titolare del Trattamento: Pacini Editore Srl – Via A. Gherardesca 1 – 56121 Pisa. Per ulteriori approfondimenti fare riferimento al sito web http://www.pacinieditore.it/privacy/
Subscriber data
Subscriber data are treated according to Italian law in DLgs, 30 June 2003, n. 196 as updated with the UE General Data Protection Regulation 2016 – by means of computers operated by specifically responsible personnel. These data are used by the Publisher to mail this publication. In accordance with Art. 7 of the above mentioned DLgs, 30 June 2003, n. 196, subscribers can, at any time, view, change or delete their personal data or withdraw their use by writing to Pacini Editore S.r.L. – Via A. Gherardesca 1, 56121 Ospedaletto (Pisa), Italy. For further information refer to the website: http://www.pacinieditore.it/privacy/
Cookie
Che cos’è un cookie e a cosa serve?
Un cookie e una piccola stringa di testo che un sito invia al browser e salva sul tuo computer quando visiti dei siti internet. I cookie sono utilizzati per far funzionare i siti web in maniera più efficiente, per migliorarne le prestazioni, ma anche per fornire informazioni ai proprietari del sito.
Che tipo di cookie utilizza il nostro sito e a quale scopo? Il nostro sito utilizza diversi tipi di cookie ognuno dei quali ha una funzione specifica, come indicato di seguito:
TIPI DI COOKIE
Cookie di navigazione
Questi cookie permettono al sito di funzionare correttamente sono usati per raccogliere informazioni su come i visitatori usano il sito. Questa informazione viene usata per compilare report e aiutarci a migliorare il sito. I cookie raccolgono informazioni in maniera anonima, incluso il numero di visitatori del sito, da dove i visitatori sono arrivati e le pagine che hanno visitato.
Cookie Analitici
Questi cookie sono utilizzati ad esempio da Google Analytics per elaborare analisi statistiche sulle modalità di navigazione degli utenti sul sito attraverso i computer o le applicazioni mobile, sul numero di pagine visitate o il numero di click effettuati su una pagina durante la navigazione di un sito.
Questi cookie sono utilizzati da società terze. L’uso di questi cookie normalmente non implica il trattamento di dati personali. I cookie di terze parti derivano da annunci di altri siti, ad esempio messaggi pubblicitari, presenti nel sito Web visualizzato. Possono essere utilizzati per registrare l’utilizzo del sito Web a scopo di marketing.
Come posso disabilitare i cookie?
La maggior parte dei browser (Internet Explorer, Firefox, etc.) sono configurati per accettare i cookie. Tuttavia, la maggior parte dei browser permette di controllare e anche disabilitare i cookie attraverso le impostazioni del browser. Ti ricordiamo però che disabilitare i cookie di navigazione o quelli funzionali può causare il malfunzionamento del sito e/o limitare il servizio offerto.
Per avere maggiori informazioni
l titolare del trattamento è Pacini Editore Srl con sede in via della Gherardesca n 1 – Pisa.
Potete scrivere al responsabile del trattamento Responsabile Privacy, al seguente indirizzo email rlenzini@pacinieditore.it per avere maggiori informazioni e per esercitare i seguenti diritti stabiliti dall’art. 7, D. lgs 196/2003: (i) diritto di ottenere la conferma dell’esistenza o meno di dati personali riguardanti l’interessato e la loro comunicazione, l’aggiornamento, la rettificazione e l’integrazione dei dati, la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge; (ii) diritto di ottenere gli estremi identificativi del titolare nonché l’elenco aggiornato dei responsabili e di tutti i soggetti cui i suoi dati sono comunicati; (iii) diritto di opporsi, in tutto o in parte, per motivi legittimi, al trattamento dei dati relativi all’interessato, a fini di invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta o per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazioni commerciali.
Per modificare le impostazioni, segui il procedimento indicato dai vari browser che trovi alle voci “Opzioni” o “Preferenze”.
Per saperne di più riguardo ai cookie leggi la normativa.