Prime riflessioni sul “regime speciale” di tassazione previsto per i c.d. “lavoratori impatriati” nel Mezzogiorno al cospetto della normativa europea.

Di Raimondo Rossi -
1. Nell’ambito degli interventi di carattere fiscale volti ad attrarre individui “ad alto potenziale”, sia in termini di capitali e risorse finanziarie (come nel caso dei regimi previsti dagli art. 24-bis e 24-ter, DPR 22.12.1986 n. 917, in G.U. 31.12.1986 n. 302, c.d. “TUIR”) che di qualifiche ed esperienze (come nel caso del “regime speciale per lavoratori impatriati”) da “investire” in Italia, appare interessante soffermarsi su una specifica disposizione rivolta ai lavoratori che, dall’estero, trasferiscono la propria residenza fiscale in una regione del Mezzogiorno. In linea generale, per effetto delle modifiche apportate dal DL 30.4.2019 n. 34 (in G.U. 30.4.2019 n. 1. . .