ANCHE IL SOCIO (SEPPUR NON AMMINISTRATORE DI FATTO) PUÒ CONCORRERE NEL REATO DICHIARATIVO CONTESTATO AGLI AMMINISTRATORI

Di Enrico Di Fiorino -
(commento a Corte Cass., sez. IV penale, 6 maggio 2019, n. 18827) 1. Nonostante l’utilizzo del pronome “chiunque”, non vi sono dubbi circa la natura di reato proprio delle fattispecie incriminatrici tributarie in materia di dichiarazione, le quali possono essere contestate solo a chi riveste la qualifica di contribuente. Tale circostanza non esclude che, ai sensi dell’art. 110 c.p. (“Concorso di persone”), anche altri soggetti (diversi dal firmatario della dichiarazione o da chi è obbligato alla presentazione della stessa) possano concorrere nella condotta commissiva od omissiva dell’autore del reato, laddove abbiano effettivamente fornito un contributo di ordine materiale o m. . .