Può il giudice rimettere in termini il destinatario di una notifica, ritualmente perfetta?

Di Francesco d’Ayala Valva e Licia Fiorentini -
(Corte Costituzionale, sentenza n. 175 del 23 luglio 2018) Con la sentenza n. 175 del 23 luglio 2018, la Corte Costituzionale, per ragioni di “semplificazione”, ovvero di rapidità del procedimento di riscossione, ha avallato la legittimità costituzionale dello speciale procedimento notificatorio, di cui all’art. 26 Dpr 602/1973, disciplinante la notifica “diretta” ad opera dell’Agente della riscossione, laddove quest’ultimo non prevede alcuni adempimenti, invece ritenuti essenziali in relazione ai comuni procedimenti notificatori. Tra questi, la Consulta si è soffermata sul “tratto differenziale più significativo” tra la notifica “diretta” ex art. 26 Dpr 602/1973 ed. . .