L’elusione e la qualificazione degli atti negoziali ai sensi dell’art. 20 t.u.r. fra le vane speranze e il van dolore (del contribuente)

Di Guglielmo Fransoni -
(Commento a Cass. civ., sez. trib., sent. 14 febbraio 2018, n. 3533) 1. Poche settimane or sono, in un precedente intervento (cfr., G. Fransoni, La Cassazione e l’art. 20 del Testo Unico dell’Imposta di Registro: fra contorsioni argomentative, moniti e scelte di campo, in questo Supplemento, 30 gennaio 2018), si era già segnalato che la Cassazione sembrava voler indicare di essere orientata a ricondurre all’abuso tutte le fattispecie che, fino alla recente modifica dell’art. 20 t.u.r., erano oggetto di “riqualificazione”. La nuova sentenza della Corte Suprema che qui si segnala sembrerebbe costituire la puntuale riprova della corretta interpretazione del “monito” che era sem. . .