Chiariti i limiti al riporto delle perdite in caso di fusioni transfrontaliere tra società non residenti

Di Paolo Arginelli e Paolo Valacca -
Nella risoluzione 22 dicembre 2017, n. 161/E l’Agenzia delle Entrate si è occupata del riporto delle perdite nell’ambito di una fusione transfrontaliera tra una società francese (di seguito, l’“Incorporante”) e una società lussemburghese (di seguito, l’“Incorporata”). Il quesito verteva (i) sulla spettanza alla stabile organizzazione dell’Incorporante, appositamente costituita in vista della fusione, del diritto al riporto delle perdite fiscali prodotte in Italia dalla stabile organizzazione dell’Incorporata e (ii) sull’applicabilità alla fattispecie oggetto di interpello dell’art. 181 del d.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917 (di seguito, “TUIR”), il quale, per eff. . .