Gli interpelli del contribuente e la predeterminazione normativa dell’interesse ad agire

Redazione
(nota a Cass., sez. VI-T, ordinanza 7 luglio 2017, n. 16962) Con la recente ordinanza 7 luglio 2017 n. 16962 la Cassazione conferma l’impugnabilità di una risposta negativa a un interpello (ex art. 37 bis, comma 8, D.P.R. n. 600/73) volto a scongiurare gli effetti della disciplina di «contrasto all’utilizzo a fini elusivi di società non operative» (art. 30, l. n. 724/94), perché, da un lato, riconosce al contribuente l’interesse ad agire e a «insorgere contro un atto» che considera, «non meramente consultivo», ma munito di «una sua lesività», e, dall’altro, ritiene che l’articolo 6 del D.Lgs. n. 156/2015 recante una nuova «disciplina» della «materia dell’in. . .