Quando i principi supremi dell’ordinamento italiano prevalgono sul diritto europeo: dalla Corte costituzionale italiana una pronuncia storica sulla effettività dei “controlimiti”

DiFrancesco FarriFrancesco Farri -
Con una storica pronuncia (ord. n. 24 del 26 gennaio 2017), la Corte Costituzionale italiana ha chiesto in via pregiudiziale alla Corte di Giustizia UE l’”interpretazione autentica” di una propria precedente decisione in materia di frodi IVA (sentenza CGUE 8 settembre 2015, causa C-105/14, Taricco), non sottacendo la possibilità, alla quale si fa riferimento in modo inequivoco, ma con il massimo garbo, che se un certo significato attribuibile a tale decisione europea dovesse intendersi come diritto vivente dovrebbe conseguentemente essere dichiarata incostituzionale in parte qua la legge italiana di recepimento del Trattato sul Funzionamento della UE per violazione dei princip. . .