La navigazione senza limiti è riservata ai soli abbonati. Per sottoscrivere l'abbonamento clicca qui.
IL NUOVO RAVVEDIMENTO OPEROSO COMMENTATO DALL’AGENZIA DELLE ENTRATE
Di Francesco Farri -
Con la circolare n. 42/E del 12 ottobre 2016, l’Agenzia delle Entrate illustra il ravvedimento operoso così come modificato dalla legge di stabilità per il 2015 (comma 637 della l. n. 190/2014) e dal d.lgs. n. 158/2015. L’intervento di prassi si rivela opportuno sia per fugare ogni dubbio circa la nuova configurazione dell’istituto, che – per i tributi amministrati dall’Agenzia delle Entrate – ne ha radicalmente modificato i connotati rispetto alla disciplina precedente, sia per fornire indicazioni pratiche per il perfezionamento del ravvedimento.
Sotto il primo profilo, infatti, mentre in precedenza qualsivoglia contatto istruttorio formale tra ente impositore e contribuente impediva l’utilizzo del ravvedimento operoso, a seguito delle recenti modifiche l’avvio di controlli e anche la consegna di un p.v.c. non impediscono – quando si tratti di tributi amministrati dall’Agenzia delle Entrate – il ravvedimento operoso, finché non sia emanato un avviso di accertamento oppure sia inviata una comunicazione di irregolarità ai sensi degli artt. 36-bis e 36-ter del d.P.R. n. 602/1973 e omologhi in materia IVA (art. 13, comma 1-ter del d.lgs. n. 472/1997). Ciò costituisce un tassello indubbiamente importante nel progetto di compliance cui il legislatore degli ultimi anni sta cercando – con alterne fortune – di ispirare i rapporti tra Fisco e contribuenti: infatti, in caso di controllo da cui emergano criticità da cui il contribuente ritenga difficile difendersi, questi potrà regolarizzare la propria posizione minimizzando l’aggravio sanzionatorio (secondo il ventaglio di riduzioni previste dalle varie lettere del comma 1 dell’art. 13 del d.lgs. n. 472/1997 e decrescenti con il crescere del lasso di tempo tra commissione dell’irregolarità e ravvedimento) e ottenendo specifici benefici sull’eventuale piano penale (artt. 12-bis, 13 e 13-bis del d.lgs. n. 74/2000). Un simile approccio, peraltro, permette anche di superare la logica “totalitaria” che improntava la precedente disciplina in materia di adesione a inviti e a p.v.c. (di cui agli artt. 5 e 5-bis del d.lgs. n. 218/1997), non a caso espressamente abrogata in concomitanza con l’introduzione del nuovo ravvedimento operoso: essa, infatti, richiedendo l’accettazione totale del contenuto del verbale o dell’invito precludeva al contribuente, a fronte di un verbale o di un invito contenente al tempo stesso rilievi fondati e rilievi infondati, di minimizzare il carico sanzionatorio solo per i rilievi fondati, lasciando aperta la possibilità di contestazione per gli altri. Ciò che, invece, è adesso consentito per tutti i tributi amministrati dall’Agenzia delle Entrate grazie all’art. 13 del d.lgs. n. 472/1997.
Sotto il secondo profilo, la circolare spiega come si debba operativamente agire per perfezionare il ravvedimento. E’ richiesta, in particolare, la presentazione di una dichiarazione rettificativa (a seconda del momento in cui interviene, essa può essere “tardiva” ai sensi dell’articolo 2, comma 7 del d.P.R. n. 322/1998 oppure “integrativa” ai sensi del comma 8) e il pagamento delle maggiori imposte, con interessi e sanzioni. Per quanto attiene al profilo sanzionatorio, la circolare si diffonde in una dettagliata disamina delle fattispecie sanzionatorie integrate a seconda del momento in cui il ravvedimento avviene e a seconda del contenuto degli errori da correggere: a tal fine, si rinvia alla chiara tabella di sintesi che chiude la circolare stessa. Inoltre, la circolare ripete la posizione (par. 3.1.1) secondo cui la eventuale sanzione proporzionale per infedele dichiarazione assorbe le altre possibili sanzioni “relative all’infedeltà dichiarativa disvelata, ovvero quella prevista per l’omesso versamento“, ma “restano … dovute autonomamente, in sede di ravvedimento le sanzioni ridotte per le cosiddette violazioni prodromiche (quale, ad esempio, ai fini dell’imposta sul valore aggiunto, l’omessa fatturazione), non potendosi applicare in sede di ravvedimento il principio del cumulo giuridico di cui all’articolo 12 del d.lgs. n. 472 del 1997“. Su tale ultima precisazione, peraltro, vi è molto da dire, poiché, per un verso, l’autonoma sanzionabilità delle violazioni prodromiche merita in sé – come già evidenziato in precedente commento – un serio ripensamento e, per altro verso, la preclusione all’applicazione del cumulo giuridico in sede di ravvedimento non è stabilita da alcuna norma di legge e, come tale, non può essere condivisa. Invero, dove ha voluto porre limiti all’applicazione del cumulo giuridico, la legge lo ha fatto espressamente (v. art. 12, comma 8 del d.lgs. n. 472/1997), con la conseguenza che laddove ciò non sia avvenuto (come per il caso del ravvedimento operoso) nessuna preclusione in tal senso può operare.
Il problema derivante da una possibile differenza di visione tra contribuente e prassi amministrativa o giurisprudenziale in ordine al trattamento sanzionatorio da accordare all’errore verificatosi, che secondo la Suprema Corte non può trovare soluzione tramite iniziale ravvedimento in base alla prassi e successiva richiesta di rimborso (Cass., sez. trib., 6108/2016), può invece trovare uno spunto di soluzione considerando le modalità di versamento delle somme dovute per il ravvedimento. Come noto e come ribadito dal par. 4.2. della circolare, il pagamento delle maggiori imposte con interessi e sanzioni non può essere, in sede di ravvedimento operoso, fatto oggetto di rateizzazioni in senso tecnico (a differenza di quanto avviene per i versamenti dovuti – ad esempio – in sede di accertamento con adesione), ciò che costituisce indubbiamente un ostacolo operativo alla piena diffusione dell’utilizzo dell’istituto e uno degli aspetti più meritevoli di ripensamento legislativo. Tuttavia, come ribadito dallo stesso paragrafo della circolare, rimane ferma “la possibilità di effettuare il ravvedimento in maniera c.d. frazionata, ossia la possibilità di perfezionare un ravvedimento parziale rispetto al quantum dovuto“, secondo le istruzioni dettate dalla ris. n. 67/E/2011. Al riguardo la circolare in commento, interpretando il comma 2 dell’art. 13 del d.lgs. n. 472/1997, afferma che “sebbene l’istituto del ravvedimento si perfezioni (anche parzialmente) solo all’esito della procedimento complesso – consistente sia nelle regolarizzazione del comportamento (versamento del tributo), sia nel versamento delle sanzioni, sia nel versamento degli interessi -, tuttavia non è necessario che ciò avvenga in un unico momento, potendo il versamento della sanzione ridotta essere successivo a quello del versamento del tributo e/o degli interessi“: la conseguenza che in tal caso si produce, secondo la circolare, è unicamente quella per cui “comunque, .. ai fini della determinazione della riduzione disposta dall’articolo 13 del D.lgs. n. 472 del 1997, rileva il momento in cui la sanzione è effettivamente regolarizzata. È evidente, peraltro, che, nelle more della definizione, il contribuente accetta il rischio di incorrere nella notifica di un atto di liquidazione o di accertamento ciò che impedirebbe il perfezionamento dell’istituto e, quindi, il beneficio della riduzione sanzionatoria“. In altre parole, come chiarisce la circolare sulla base della precedente risoluzione del 67/E/2011, “l’omesso versamento della parte di debito che residua non può beneficiare delle riduzioni delle sanzioni previste dal citato articolo 13 che, invece, andranno irrogate dagli Uffici, secondo le regole ordinarie“. Tale impostazione si presta a una lettura garantista che la giurisprudenza di Cassazione ha finora generalmente escluso (Cass., sez. VI, 19017/2015, che esclude la configurabilità del ravvedimento parziale contemplato dalla stessa prassi amministrativa; Cass., sez. trib., 12661/2011): da tale percorso argomentativo, infatti, può direttamente trarsi la conclusione che un contribuente, il quale per l’errore dichiarativo dal medesimo commesso ritenga dovuta una sola sanzione, possa ravvedersi pagando, oltre all’imposta e agli interessi, anche la sanzione ridotta che egli ritiene applicabile, attendendo l’irrogazione della eventuale ulteriore sanzione da parte dell’Ufficio e potendo – ferma restando la definizione in misura ridotta della prima sanzione – contestare giudizialmente l’integrazione della fattispecie costitutiva di tale seconda sanzione o, comunque, sollevare in sede giurisdizionale la questione dell’applicabilità del cumulo giuridico, con scomputo della somme già versate a titolo sanzionatorio in sede di ravvedimento.
In questa prospettiva, potrebbe stemperarsi un ulteriore problema cui dà luogo l’attuazione del ravvedimento operoso, ovvero quali siano le conseguenze di eventuali scostamenti tra le somme effettivamente versate e le somme esattamente dovute (si pensi, ad esempio, all’erroneo conteggio degli interessi). Al riguardo, a differenza di quanto sostiene la Suprema Corte (Cass., sez. VI, n. 14298/2012) il principio di buona fede di cui all’art. 10 dello Statuto dei contribuenti vorrebbe che fosse l’Ufficio a prendere la iniziativa di segnalare la necessità di integrare il versamento, prima di procedere alla emanazione di atti formali: e ciò a prescindere dal fatto che la disciplina del “lieve inadempimento” di cui a d.lgs. n. 159/2015 non si applichi formalmente al ravvedimento operoso. In ogni caso, anche laddove la segnalazione dell’Ufficio non abbia luogo, diversamente da quanto sembra derivare dalla più rigorosa giurisprudenza della Suprema Corte (Cass., sez. VI, 19017/2015; Cass., sez. VI, n. 14298/2012) l’applicazione della sanzione in misura piena dovrebbe residuare soltanto con riferimento alla eventuale parte di somme non correttamente versate, per il resto rimanendo definita la misura ridotta versata in precedenza.
Come si vede, la materia del ravvedimento non si è ancora definitivamente assestata, per quanto la relativa applicazione sia destinata ad assumere rilievo centrale nel quadro di quella reimpostazione dei rapporti tributari in termini di self compliance che – come autorevolmente sostenuto dal Prof. Fantozzi – fa sperare in un vero e proprio new deal tra Fisco e contribuenti (v. commento). La circolare in commento, pur non fornendo soluzione a tutte le questioni che rimangono sul campo, fornisce indubbiamente un contributo importante in tal senso.
Informativa sul trattamento dei dati personali (ai sensi dell’art. 13 Regolamento UE 2016/679)
La vigente normativa in materia di trattamento dei dati personali definita in conformità alle previsioni contenute nel Regolamento UE 2016/679 del 27 aprile 2016 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati (Regolamento generale sulla protezione dei dati, di seguito “Regolamento Privacy UE”) contiene disposizioni dirette a garantire che il trattamento dei dati personali si svolga nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali delle persone fisiche, con particolare riguardo al diritto alla protezione dei dati personali.
Finalità del Trattamento e base giuridica
Il trattamento dei dati personali è finalizzato a:
– fornire il servizio e/o prodotto richiesto dall’utente, per rispondere ad una richiesta dell’utente, e per assicurare e gestire la partecipazione a manifestazioni e/o promozioni a cui l’utente ha scelto di aderire (richiesta e acquisto abbonamento periodici; richiesta e acquisto libri; servizio di fatturazione; invio periodici in abbonamento postale, invio newsletter rivolte a studiosi e professionisti).
– inviare newsletter promozionale di pubblicazioni a chi ne ha fatto richiesta; ferma restando la possibilità per l’utente di opporsi all’invio di tali invii in qualsiasi momento.
– inviare all’utente informazioni promozionali riguardanti servizi e/o prodotti della Società di specifico interesse professionale ed a mandare inviti ad eventi della Società e/o di terzi; resta ferma la possibilità per l’utente di opporsi all’invio di tali comunicazioni in qualsiasi momento.
– gestire dati indispensabili per espletare l’attività della società: clienti, fornitori, dipendenti, autori. Pacini Editore srl tratta i dati personali dell’utente per adempiere a obblighi derivanti da legge, regolamenti e/o normativa comunitaria.
– gestire i siti web e le segreterie scientifiche per le pubblicazioni periodiche in ambito medico-giuridico rivolte a studiosi e professionisti;
Conservazione dei dati
Tutti i dati di cui al successivo punto 2 verranno conservati per il tempo necessario al fine di fornire servizi e comunque per il raggiungimento delle finalità per le quali i dati sono stati raccolti, e in ottemperanza a obblighi di legge. L’eventuale trattamento di dati sensibili da parte del Titolare si fonda sui presupposti di cui all’art. 9.2 lett. a) del GDPR.
Il consenso dell’utente potrà essere revocato in ogni momento senza pregiudicare la liceità dei trattamenti effettuati prima della revoca.
Tipologie di dati personali trattati
La Società può raccogliere i seguenti dati personali forniti volontariamente dall’utente:
nome e cognome dell’utente,
il suo indirizzo di domicilio o residenza,
il suo indirizzo email, il numero di telefono,
la sua data di nascita,
i dettagli dei servizi e/o prodotti acquistati.
La raccolta può avvenire quando l’utente acquista un nostro prodotto o servizio, quando l’utente contatta la Società per informazioni su servizi e/o prodotti, crea un account, partecipa ad un sondaggio/indagine. Qualora l’utente fornisse dati personali di terzi, l’utente dovrà fare quanto necessario perchè la comunicazione dei dati a Pacini Editore srl e il successivo trattamento per le finalità specificate nella presente Privacy Policy avvengano nel rispetto della normativa applicabile, (l’utente prima di dare i dati personali deve informare i terzi e deve ottenere il consenso al trattamento).
La Società può utilizzare i dati di navigazione, ovvero i dati raccolti automaticamente tramite i Siti della Società. Pacini editore srl può registrare l’indirizzo IP (indirizzo che identifica il dispositivo dell’utente su internet), che viene automaticamente riconosciuto dal nostro server, pe tali dati di navigazione sono utilizzati al solo fine di ottenere informazioni statistiche anonime sull’utilizzo del Sito .
La società utilizza i dati resi pubblici (ad esempio albi professionali) solo ed esclusivamente per informare e promuovere attività e prodotti/servizi strettamente inerenti ed attinenti alla professione degli utenti, garantendo sempre una forte affinità tra il messaggio e l’interesse dell’utente.
Trattamento dei dati
A fini di trasparenza e nel rispetto dei principi enucleati dall’art. 12 del GDPR, si ricorda che per “trattamento di dati personali” si intende qualsiasi operazione o insieme di operazioni, compiute con o senza l’ausilio di processi automatizzati e applicate a dati personali o insiemi di dati personali, come la raccolta, la registrazione, l’organizzazione, la strutturazione, la conservazione, l’adattamento o la modifica, l’estrazione, la consultazione, l’uso, la comunicazione mediante trasmissione, diffusione o qualsiasi altra forma di messa a disposizione, il raffronto o l’interconnessione, la limitazione, la cancellazione o la distruzione. Il trattamento dei dati personali potrà effettuarsi con o senza l’ausilio di mezzi elettronici o comunque automatizzati e comprenderà, nel rispetto dei limiti e delle condizioni posti dal GDPR, anche la comunicazione nei confronti dei soggetti di cui al successivo punto 7.
Modalità del trattamento dei dati: I dati personali oggetto di trattamento sono:
trattati in modo lecito e secondo correttezza da soggetti autorizzati all’assolvimento di tali compiti, soggetti identificati e resi edotti dei vincoli imposti dal GDPR;
raccolti e registrati per scopi determinati, espliciti e legittimi, e utilizzati in altre operazioni del trattamento in termini compatibili con tali scopi;
esatti e, se necessario, aggiornati;
pertinenti, completi e non eccedenti rispetto alle finalità per le quali sono stati raccolti o successivamente trattati;
conservati in una forma che consenta l’identificazione dell’interessato per un periodo di tempo non superiore a quello necessario agli scopi per i quali essi sono stati raccolti o successivamente trattati;
trattati con il supporto di mezzi cartacei, informatici o telematici e con l’impiego di misure di sicurezza atte a garantire la riservatezza del soggetto interessato cui i dati si riferiscono e ad evitare l’indebito accesso a soggetti terzi o a personale non autorizzato.
Natura del conferimento
Il conferimento di alcuni dati personali è necessario. In caso di mancato conferimento dei dati personali richiesti o in caso di opposizione al trattamento dei dati personali conferiti, potrebbe non essere possibile dar corso alla richiesta e/o alla gestione del servizio richiesto e/o alla la gestione del relativo contratto.
Comunicazione dei dati
I dati personali raccolti sono trattati dal personale incaricato che abbia necessità di averne conoscenza nell’espletamento delle proprie attività. I dati non verranno diffusi.
Diritti dell’interessato.
Ai sensi degli articoli 15-20 del GDPR l’utente potrà esercitare specifici diritti, tra cui quello di ottenere l’accesso ai dati personali in forma intelligibile, la rettifica, l’aggiornamento o la cancellazione degli stessi. L’utente avrà inoltre diritto ad ottenere dalla Società la limitazione del trattamento, potrà inoltre opporsi per motivi legittimi al trattamento dei dati. Nel caso in cui ritenga che i trattamenti che Lo riguardano violino le norme del GDPR, ha diritto a proporre reclamo all’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali ai sensi dell’art. 77 del GDPR.
Titolare e Responsabile per la protezione dei dati personali (DPO)
Titolare del trattamento dei dati, ai sensi dell’art. 4.1.7 del GDPR è Pacini Editore Srl., con sede legale in 56121 Pisa, Via A Gherardesca n. 1.
Per esercitare i diritti ai sensi del GDPR di cui al punto 6 della presente informativa l’utente potrà contattare il Titolare e potrà effettuare ogni richiesta di informazione in merito all’individuazione dei Responsabili del trattamento, Incaricati del trattamento agenti per conto del Titolare al seguente indirizzo di posta elettronica: privacy@pacinieditore.it. L’elenco completo dei Responsabili e le categorie di incaricati del trattamento sono disponibili su richiesta.
Ai sensi dell’art. 13 Decreto Legislativo 196/03 (di seguito D.Lgs.), si informano gli utenti del nostro sito in materia di trattamento dei dati personali.
Quanto sotto non è valido per altri siti web eventualmente consultabili attraverso i link presenti sul nostro sito.
Il Titolare del trattamento
Il Titolare del trattamento dei dati personali, relativi a persone identificate o identificabili trattati a seguito della consultazione del nostro sito, è Pacini Editore Srl, che ha sede legale in via Gherardesca 1, 56121 Pisa.
Luogo e finalità di trattamento dei dati
I trattamenti connessi ai servizi web di questo sito hanno luogo prevalentemente presso la predetta sede della Società e sono curati solo da dipendenti e collaboratori di Pacini Editore Srl nominati incaricati del trattamento al fine di espletare i servizi richiesti (fornitura di volumi, riviste, abbonamenti, ebook, ecc.).
I dati personali forniti dagli utenti che inoltrano richieste di servizi sono utilizzati al solo fine di eseguire il servizio o la prestazione richiesta.
L’inserimento dei dati personali dell’utente all’interno di eventuali maling list, al fine di invio di messaggi promozionali occasionali o periodici, avviene soltanto dietro esplicita accettazione e autorizzazione dell’utente stesso.
Comunicazione dei dati
I dati forniti dagli utenti non saranno comunicati a soggetti terzi salvo che la comunicazione sia imposta da obblighi di legge o sia strettamente necessario per l’adempimento delle richieste e di eventuali obblighi contrattuali.
Gli incaricati del trattamento che si occupano della gestione delle richieste, potranno venire a conoscenza dei suoi dati personali esclusivamente per le finalità sopra menzionate.
Nessun dato raccolto sul sito è oggetto di diffusione.
Tipi di dati trattati
Dati forniti volontariamente dagli utenti
L’invio facoltativo, esplicito e volontario di posta elettronica agli indirizzi indicati su questo sito comporta la successiva acquisizione dell’indirizzo del mittente, necessario per rispondere alle richieste, nonché degli eventuali altri dati personali inseriti nella missiva.
Facoltatività del conferimento dei dati
Salvo quanto specificato per i dati di navigazione, l’utente è libero di fornire i dati personali per richiedere i servizi offerti dalla società. Il loro mancato conferimento può comportare l’impossibilità di ottenere il servizio richiesto.
Modalità di trattamento dei dati
I dati personali sono trattati con strumenti manuali e automatizzati, per il tempo necessario a conseguire lo scopo per il quale sono stati raccolti e, comunque per il periodo imposto da eventuali obblighi contrattuali o di legge.
I dati personali oggetto di trattamento saranno custoditi in modo da ridurre al minimo, mediante l’adozione di idonee e preventive misure di sicurezza, i rischi di distruzione o perdita, anche accidentale, dei dati stessi, di accesso non autorizzato o di trattamento non consentito o non conforme alle finalità della raccolta.
Diritti degli interessati
Ai soggetti cui si riferiscono i dati spettano i diritti previsti dall’art. 7 del D.Lgs. 196/2003 che riportiamo di seguito:
1. L’interessato ha diritto di ottenere la conferma dell’esistenza o meno di dati personali che lo riguardano, anche se non ancora registrati, e la loro comunicazione in forma intelligibile.
2. L’interessato ha diritto di ottenere informazioni:
a) sull’origine dei dati personali;
b) sulle finalità e modalità del trattamento;
c) sulla logica applicata in caso di trattamento effettuato con l’ausilio di strumenti elettronici;
d) sugli estremi identificativi del titolare, dei responsabili e del rappresentante designato ai sensi dell’articolo 5, comma 2;
e) sui soggetti o delle categorie di soggetti ai quali i dati personali possono essere comunicati o che possono venirne a conoscenza in qualità di rappresentante designato nel territorio dello Stato, di responsabili o incaricati.
3. L’interessato ha diritto di ottenere:
a) l’aggiornamento, la rettificazione ovvero, quando vi ha interesse, l’integrazione dei dati;
b) la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge, compresi quelli di cui non è necessaria la conservazione in relazione agli scopi per i quali i dati sono stati raccolti o successivamente trattati;
c) l’attestazione che le operazioni di cui alle lettere a) e b) sono state portate a conoscenza, anche per quanto riguarda il loro contenuto, di coloro ai quali i dati sono stati comunicati o diffusi, eccettuato il caso in cui tale adempimento si rivela impossibile o comporta un impiego di mezzi manifestamente sproporzionato rispetto al diritto tutelato.
4. L’interessato ha diritto di opporsi, in tutto o in parte:
a) per motivi legittimi al trattamento dei dati personali che lo riguardano, ancorché pertinenti allo scopo della raccolta;
b) al trattamento di dati personali che lo riguardano a fini di invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta o per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale.
Dati degli abbonati
I dati relativi agli abbonati sono trattati nel rispetto delle disposizioni contenute nel D.Lgs. del 30 giugno 2003 n. 196 e adeguamenti al Regolamento UE GDPR 2016 (General Data Protection Regulation) a mezzo di elaboratori elettronici ad opera di soggetti appositamente incaricati. I dati sono utilizzati dall’editore per la spedizione della presente pubblicazione. Ai sensi dell’articolo 7 del D.Lgs. 196/2003, in qualsiasi momento è possibile consultare, modificare o cancellare i dati o opporsi al loro utilizzo scrivendo al Titolare del Trattamento: Pacini Editore Srl – Via A. Gherardesca 1 – 56121 Pisa. Per ulteriori approfondimenti fare riferimento al sito web http://www.pacinieditore.it/privacy/
Subscriber data
Subscriber data are treated according to Italian law in DLgs, 30 June 2003, n. 196 as updated with the UE General Data Protection Regulation 2016 – by means of computers operated by specifically responsible personnel. These data are used by the Publisher to mail this publication. In accordance with Art. 7 of the above mentioned DLgs, 30 June 2003, n. 196, subscribers can, at any time, view, change or delete their personal data or withdraw their use by writing to Pacini Editore S.r.L. – Via A. Gherardesca 1, 56121 Ospedaletto (Pisa), Italy. For further information refer to the website: http://www.pacinieditore.it/privacy/
Cookie
Che cos’è un cookie e a cosa serve?
Un cookie e una piccola stringa di testo che un sito invia al browser e salva sul tuo computer quando visiti dei siti internet. I cookie sono utilizzati per far funzionare i siti web in maniera più efficiente, per migliorarne le prestazioni, ma anche per fornire informazioni ai proprietari del sito.
Che tipo di cookie utilizza il nostro sito e a quale scopo? Il nostro sito utilizza diversi tipi di cookie ognuno dei quali ha una funzione specifica, come indicato di seguito:
TIPI DI COOKIE
Cookie di navigazione
Questi cookie permettono al sito di funzionare correttamente sono usati per raccogliere informazioni su come i visitatori usano il sito. Questa informazione viene usata per compilare report e aiutarci a migliorare il sito. I cookie raccolgono informazioni in maniera anonima, incluso il numero di visitatori del sito, da dove i visitatori sono arrivati e le pagine che hanno visitato.
Cookie Analitici
Questi cookie sono utilizzati ad esempio da Google Analytics per elaborare analisi statistiche sulle modalità di navigazione degli utenti sul sito attraverso i computer o le applicazioni mobile, sul numero di pagine visitate o il numero di click effettuati su una pagina durante la navigazione di un sito.
Questi cookie sono utilizzati da società terze. L’uso di questi cookie normalmente non implica il trattamento di dati personali. I cookie di terze parti derivano da annunci di altri siti, ad esempio messaggi pubblicitari, presenti nel sito Web visualizzato. Possono essere utilizzati per registrare l’utilizzo del sito Web a scopo di marketing.
Come posso disabilitare i cookie?
La maggior parte dei browser (Internet Explorer, Firefox, etc.) sono configurati per accettare i cookie. Tuttavia, la maggior parte dei browser permette di controllare e anche disabilitare i cookie attraverso le impostazioni del browser. Ti ricordiamo però che disabilitare i cookie di navigazione o quelli funzionali può causare il malfunzionamento del sito e/o limitare il servizio offerto.
Per avere maggiori informazioni
l titolare del trattamento è Pacini Editore Srl con sede in via della Gherardesca n 1 – Pisa.
Potete scrivere al responsabile del trattamento Responsabile Privacy, al seguente indirizzo email rlenzini@pacinieditore.it per avere maggiori informazioni e per esercitare i seguenti diritti stabiliti dall’art. 7, D. lgs 196/2003: (i) diritto di ottenere la conferma dell’esistenza o meno di dati personali riguardanti l’interessato e la loro comunicazione, l’aggiornamento, la rettificazione e l’integrazione dei dati, la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge; (ii) diritto di ottenere gli estremi identificativi del titolare nonché l’elenco aggiornato dei responsabili e di tutti i soggetti cui i suoi dati sono comunicati; (iii) diritto di opporsi, in tutto o in parte, per motivi legittimi, al trattamento dei dati relativi all’interessato, a fini di invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta o per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazioni commerciali.
Per modificare le impostazioni, segui il procedimento indicato dai vari browser che trovi alle voci “Opzioni” o “Preferenze”.
Per saperne di più riguardo ai cookie leggi la normativa.