I costi in nero sostenuti per ottenere ricavi non contabilizzati

Di Vincenzo Cardone, Fabrizio Pontieri -
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 37094 del 15.9.2015, in tema di reati di dichiarazione infedele e di omessa dichiarazione di cui agli artt. 4 e 5 del D.lgs. n. 74/2000, chiarisce che l’imputato può far valere i costi non contabilizzati ai fini della determinazione dell’imposta evasa e, in particolare, per dimostrare che la soglia di punibilità non è stata superata, solo allorquando fornisca elementi probatori di riscontro e non si limiti, dunque, ad affermarne genericamente l’esistenza. Più in particolare, i predetti elementi probatori di riscontro devono consentire al Giudice di ritenere esistenti i c.d. costi in nero con certezza o quantomeno con ragionevole dubbio. E . . .