L’utilizzo di società holding “statiche” in ambito internazionale-tributario tra esterovestizione e abuso del diritto.

Di Valentina Buzzi e Alban Zaimaj -
(commento a Cass. 28 maggio 2019, n. 14527)   1. La sentenza in commento offre lo spunto per interrogarsi se, e soprattutto a quali condizioni, le holding estere “statiche” possano qualificarsi come autonomi soggetti d’imposta e beneficiare delle direttive fiscali emanate in ambito europeo e delle convenzioni contro le doppie imposizioni. E ciò perché, nel corso degli ultimi anni, la “legittimità” fiscale delle società holding estere è stata messa in dubbio più volte, sia dalla prassi dell’amministrazione finanziaria, sia da un certo filone della giurisprudenza (si rinvia, in merito, alle ricostruzioni di F. GALLIO, Esenzione da ritenuta sui dividendi UE in presenza di hol. . .